PALERMO – Lumini votivi davanti alla porta dell’abitazione del giornalista Riccardo Vescovo, 41 anni, a Balestrate, Comune della Città Metropolitana di Palermo.Giornalista professionista iscritto all’Ordine di Sicilia dal 17 luglio 2007, è laureato in Scienze delle Comunicazioni all’Università di Palermo.
Cronista freelance, ha lavorato al Giornale di Sicilia, Gds.it, Rgs e Tgs, oltre che in numerosi uffici stampa pubblici e privati, e attualmente dirige anche il blog Balestratesi.it. Ha pubblicato il libro-inchiesta “A mafia e malandrineria, la storia del porto di Balestrate” (La Zisa editore). Impegnato nel sociale e appassionato della Rete e delle nuove tecnologie, è stato tesoriere anche dell’Assostampa Palermo.
Nell’esprimere solidarietà a Riccardo Vescovo, l’Ordine dei giornalisti Sicilia sottolinea che «il collega ha subìto atteggiamenti che intendiamo stigmatizzare, sia che si tratti della bravata di qualcuno, sia di forme anche vaghe di intimidazione nei confronti di un giornalista».
L’Odg Sicilia evidenzia, infatti, che «Vescovo, stimato collega e collaboratore di varie testate, da anni racconta il territorio di Balestrate e di recente aveva intrapreso una campagna per sensibilizzare istituzioni e cittadini contro il “lido della vergogna” a Balestrate, sequestrato due anni fa dopo una interdittiva antimafia e rimosso solo nei giorni scorsi».
Come tanti giornalisti che vivono in provincia, Vescovo porta avanti la sua attività col piglio del cronista e con norme deontologiche da rispettare. A qualcuno può anche non piacere, ma l’informazione libera è un diritto sancito dalla Costituzione, anche quando questa dà fastidio.
L’Ordine dei giornalisti di Sicilia, auspica, quindi, che «la politica locale difenda tale attività, piuttosto che esercitare opera di delegittimazione verso chi compie il proprio dovere, come purtroppo avviene ormai di frequente a tutti i livelli».
Nel ribadire la solidarietà a Riccardo Vescovo, dunque, l’Ordine esprime ulteriormente la propria «vicinanza a tutti i colleghi che con coraggio portano avanti la propria attività anche in provincia: nessun giornalista, finché esercita la propria professione, deve sentirsi isolato».
Piena solidarietà e un forte abbraccio a Riccardo Vescovo e a tutti i colleghi che quotidianamente rischiano la vita, spesso per pochi spiccioli e senza alcuna tutela, viene espressa dal Direttore e dalla Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)