Corrispondente da Lecco de Il Giorno ha ricevuto per posta due gravi “messaggi”

Intimidazione al giornalista Daniele De Salvo

Michele Formiglio, prefetto di Lecco

LECCO – Grave intimidazione al giornalista Daniele De Salvo, corrispondente da Lecco del quotidiano Il Giorno. Il giornalista ha denunciato ai carabinieri di aver rinvenuto, nella cassetta della posta della sua abitazione, due pagine del quotidiano contenenti suoi articoli, appallottolate, con la firma e la foto del prefetto di Lecco, Michele Formiglio, cancellate con una croce fatta con l’ausilio di una taglierina.
Le due pagine contenenti gli articoli, recapitate a distanza di un mese l’una dall’altra, sono relative all’interdittiva antimafia con la quale il prefetto Formiglio, che ha disposto la chiusura di diverse attività commerciali, tra cui un ristorante, ed ai funerali del fratello incensurato di un boss del cartello di ’ndrangheta milanese e lecchese.
“Avvertimenti” rivolti al cronista Daniele De Salvo, sottolinea l’Associazione Lombarda dei Giornalisti, presieduta da Paolo Perucchini, «per articoli che riguardano vicende relative al boss della ‘ndrangheta lecchese Franco Coco Trovato. Fatti avvenuti nelle scorse settimane e denunciati dal collega ai Carabinieri di Merate».
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti, ancora una volta, «è costretta a denunciare minacce nei confronti di chi, cronista attento e puntuale, racconta i fatti della provincia lombarda e illumina le situazioni scomode dei nostri territori».
L’Alg chiede, quindi, alle autorità di «verificare quanto accaduto, accertare le responsabilità e agire a tutela del diritto di cronaca e della difesa della libera informazione».
Allo stesso modo, il sindacato dei giornalisti lombardi esprime solidarietà e vicinanza al prefetto di Lecco, Formiglio, impegnato in prima persona nella lotta alla criminalità organizzata.
«Chiunque lavori facendo della trasparenza e della verità la sua missione – conclude l’Alg – non deve restare isolato. Per ognuno di loro la comunità deve diventare “scorta mediatica”. Si difendono infatti le persone minacciate, ma contemporaneamente anche i diritti dei cittadini in tema di libertà, legalità e informazione». (giornalistitalia.it)

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