ROMA – “Con le nostre proposte di modifica al testo che delega il governo a scrivere la riforma delle intercettazioni intendiamo rendere ancora più chiara e inattaccabile la parte che riguarda le registrazioni perché le accuse di questi giorni sono state sollevate solo per alzare polveroni”. A sostenerlo è David Ermini, responsabile Giustizia del Pd, illustrando le proposte di modifica del suo partito al testo di legge delega sulle intercettazioni.
“Detto questo, proponiamo sanzioni non superiori ai 4 anni per chi le usa in modo fraudolento. Sono esplicitamente esclusi i soggetti che esercitano il diritto di cronaca, coloro che raccolgono prove per il loro diritto di difesa e tutte quelle registrazioni utili nei procedimenti penali o amministrativi. Dunque il reato viene consumato da chi ha il solo fine di recare danno alla reputazione o all’immagine altrui, attraverso riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni, anche telefoniche, svolte in sua presenza ed effettuate in modo fraudolento”, continua Ermini.
“Un’altra proposta emendativa chiarisce le norme sul rinvio a giudizio: il Pm ha tempo 3 mesi, dopo l’avviso di conclusione delle indagini, per decidere se chiedere l’archiviazione o esercitare l’azione penale. In questo modo, stabilendo una certezza dei tempi, intendiamo anche limitare la prescrizione dei procedimenti. Questa norma, infine, sarà valida solo per i procedimenti avviati dopo l’entrata in vigore della legge”, conclude il deputato Pd. (Agi)
David Ermini spiega che le pene fino a 4 anni non si applicano al lavoro giornalistico