FIRENZE – Raffaele Palumbo, direttore editoriale di Controradio, l’emittente toscana nel corso della quale lo storico Giovanni Gozzini ha rivolto insulti sessisti alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico.
«Dopo tutto quanto accaduto a seguito della ormai nota trasmissione “Bene bene Male male” di venerdì scorso, ho deciso inoltre – afferma Palumbo – di prendermi il proverbiale “periodo di riflessione”, restando a casa, lontano dai microfoni, dai colleghi e dal lavoro che tanto mi appassiona da quasi 35 anni della mia vita e da 25 anni qui a Controradio».
«Lo faccio – scrive ancora Palumbo nella lettera al Cda di Controradio – per riflettere su quanto accaduto, per metabolizzare gli insulti, le minacce e le offese ricevute, talvolta inferiori per lesività a certe analisi di persone che non sanno di cosa parlano. Ma soprattutto, sopra ogni altra cosa, per difendere l’onorabilità e la credibilità di una radio che ha 45 anni di storia e una storia che parla, e che racconta una vicenda completamente e sempre diversa da quanto accaduto in quei 27 minuti di trasmissione. Lo faccio per difendere la rispettabilità dell’Editore – che è composto da nove soci, tra cui il sottoscritto – e del Consiglio di amministrazione, composto da Sara Maggi, che è anche direttrice responsabile, Marco Imponente che è anche direttore generale e da Roberto Nistri, il presidente del Consiglio di Amministrazione, o se volete – per noi – semplicemente Il presidente. Persone – dalla moralità e professionalità indiscutibile – che hanno speso la loro vita a tenere insieme e in piedi questa cosa strana che si chiama Controradio.
Lo faccio per le colleghe e i colleghi della redazione giornalistica che tutti i giorni lavorano e in qualche misura combattono proprio per abbattere stereotipi di genere, discriminazioni, linguaggi sbagliati, tossici, di odio. Personalmente ho calcolato, scalette in archivio alla mano, di aver fatto poco meno di 30mila interviste in questi anni a Controradio. Loro, i miei colleghi, giornaliste e giornalisti, non hanno fatto di meno, anzi. E tutto, sempre, sempre, nella stessa ostinata direzione fatta di civiltà, rispetto, amore per la radio e le sue ascoltatrici ed ascoltatori.
E poi lo faccio per i tecnici, i registi, i conduttori e programmatori musicali, gli amministrativi, i producer, i pubblicitari e non da ultimo per quei professionisti e specialisti della musica che animano le nostre serate in maniera unica. Per loro, per me, per noi, io oggi faccio un passo indietro, sto zitto, sperando di risentirvi presto. Un saluto dal vostro Raffaele Palumbo».
Dal canto suo, il Consiglio di Amministrazione di Controradio, nel prendere atto «con rammarico di tale decisione e, nell’accettare le sue dimissioni, desidera ringraziare Raffaele Palumbo per il lavoro fin qui svolto, auspicando la possibilità di una prossima, nuova e proficua collaborazione».
Anche la redazione di Controradio, «nel prendere atto della decisione di Raffaele Palumbo e nel comprendere le sue sincere e sofferte motivazioni», sottolinea «l’onestà intellettuale e umana che ha sempre contraddistinto il suo modo di operare. La sua presenza a Controradio, davanti e dietro al microfono, è parte integrante della storia della radio e di chi ci lavora. Come giornaliste e giornalisti, continueremo ogni giorno ad essere voce plurale e rispettosa dei diritti e di principi alla base di un’informazione indipendente e responsabile. Ringraziamo Raffaele, con la convinzione che torneremo presto insieme». (giornalistitalia.it)