Alla cerimonia del Ventaglio attenzione a lavoro, previdenza, Odg, libertà di stampa

Inpgi, Mattarella chiede la “garanzia pubblica”

Sergio Mattarella con Virginia Lorenzetti, autrice del “Ventaglio del Presidente” 2021

ROMA – Si è svolta, al Palazzo del Quirinale, la tradizionale cerimonia di consegna del “Ventaglio” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte del presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare, Marco Di Fonzo, alla presenza dei componenti del Consiglio direttivo, degli aderenti all’Associazione e di personalità del mondo del giornalismo.
Dopo l’intervento del presidente Di Fonzo, il Capo dello Stato ha pronunciato un discorso nel quale ha affermato che «garantire rigore e autonomia significa prendere atto che ai giornalisti iscritti all’Ordine e, dunque, chiamati a svolgere un’attività racchiusa nell’ambito di specifiche regole deontologiche, vanno applicate quanto meno garanzie eguali alle categorie di lavoratori, a partire dall’ambito previdenziale, nel quale è ragionevole che valga, per la prestazione pensionistica, la garanzia pubblica assicurata a tutti i lavoratori dipendenti. Lo stesso criterio è bene che trovi applicazione in materia di ammortizzatori sociali».
«Alla cornice di sicurezza entro cui devono poter operare i giornalisti, in virtù della loro specifica funzione, si aggiunge l’esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese».
Mattarella ha parlato anche degli effetti della pandemia che «si sono aggiunti a fenomeni già in corso che producono fratture dei nostri modelli di sviluppo e di convivenza, sfidandoci a un loro ripensamento complessivo. Questa capacità di lettura dei tempi nuovi e del bisogno di adeguamento rappresenta un impegno essenziale per le democrazie».
«Lo stesso criterio è bene che trovi applicazione in materia di ammortizzatori sociali, diretti ad affrontare crisi aziendali per superarle e anche per accompagnare la trasformazione dei supporti tecnologici che assicurano la circolazione delle notizie. È un compito, quest’ultimo, che si riconduce all’applicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Importante e significativo è stato, inoltre, l’intervento della Corte Costituzionale. Confido che il Parlamento saprà completare il necessario percorso di riforma, assicurando che non si possa mettere il bavaglio alla ricerca della verità e sapendo bilanciare correttamente questo valore con la tutela della reputazione e della dignità delle persone».
Il Presidente della Repubblica ha, quindi, fatto appello alla professionalità e all’etica dei giornalisti. «Nel giornalismo – ha evidenziato – affiora, talvolta, l’assioma che un’affermazione non smentita va intesa come confermata. Ad esempio, vista la diffusa abitudine di trincerarsi fantasiosamente dietro il Quirinale quando si vuole opporre un rifiuto o di evocarlo quando si avanza qualche richiesta, il Presidente della Repubblica sarebbe costretto a un esercizio davvero arduo e preminente: smentire tutte le fake news, fabbricate, sovente, con esercizi particolarmente
acrobatici. Faccio appello, dunque, alla professionalità dei giornalisti e alla loro etica professionale».
Sulla recente riforma dell’Ordine, Mattarella ritiene che si sia «consolidata l’autonomia della professione giornalistica, ribadendone il carattere di professione intellettuale. Ciò significa che non ci sono scorciatoie in virtù delle quali tutti siano “caballeros” secondo la frase attribuita a Carlo V nella sua visita ad Alghero».
Secondo Mattarella «va assicurata la massima attenzione alla proposta annunciata dalla Commissione Europea di un provvedimento normativo per la libertà dei mezzi di espressione, così come l’annuncio della presentazione, il prossimo autunno, di una Direttiva per la protezione dei giornalisti contro le azioni “bavaglio” dirette a far tacere, o a scoraggiare, le voci dei media».  Al termine della cerimonia a Sergio Mattarella è stato consegnato il Ventaglio realizzato da Virginia Lorenzetti, dell’Accademia di Belle Arti di Roma. (giornalistitalia.it)

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