ROMA – I Ministeri vigilanti hanno definitivamente approvato la delibera con la quale l’Inpgi 2 ha stanziato 6 milioni di euro in 3 anni, a carattere sperimentale, in favore di circa 2750 iscritti alla Gestione Separata per finanziare un programma di assistenza sanitaria integrativa predisposto dalla Casagit che, dal canto suo, riceverà così un importante contributo economico per il suo bilancio chiuso nel 2022 con un rosso di 2 milioni 64 mila euro.
È divenuta, infatti, operativa la delibera n. 15 dell’8 novembre 2022 adottata dal Comitato Amministratore della Gestione Separata dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola”.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con nota n. 36/0007369/PG-L-144 del 27 giugno 2023, pubblicata a pag. 22 sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 29 luglio 2023, ha, così, definitivamente approvato la delibera – ideata dall’allora presidente Andrea Camporese e successivamente modificata in alcuni dettagli tecnici richiesti dagli stessi ministeri vigilanti – dando via libera al programma triennale.
I 6 milioni di euro per il periodo 1° agosto 2023 – 31 luglio 2026 resteranno a totale carico dell’Inpgi (già Inpgi 2) sulla base di un costo unitario di 768 euro annui a titolo di quota associativa per ciascun giornalista aderente che, ferma restando l’adesione su base volontaria al previsto programma, risulti in regola con i relativi adempimenti contributivi ed abbia percepito nell’anno di imposta 2020 un reddito non inferiore a 2.000 euro lordi annui e non superiore a 30.000 euro lordi annui. L’intera somma stanziata sarà finanziata dal gettito derivante all’Inpgi dal punto percentuale del contributivo integrativo. Al termine del periodo sperimentale l’Istituto procederà ad una valutazione dell’andamento della sperimentazione in oggetto al fine di adottare eventuali successivi provvedimenti al riguardo.
La platea dei potenziali beneficiari è circoscritta agli iscritti in via esclusiva all’Inpgi 2 che svolgono l’attività in forma libero professionale e che non siano titolari di alcun trattamento pensionistico. Saranno, pertanto, esclusi coloro che risultino iscritti anche ad un’altra diversa forma di previdenza obbligatoria come, ad esempio, i pensionati ex Inpgi 1 (ora Inps).
Resta, invece, solo in parte a carico del bilancio dell’Inpgi l’onere riferito al rimborso delle quote associative inerenti il programma di assistenza sanitaria integrativa nell’ambito dello stanziamento ivi previsto, in misura corrispondente alla differenza tra l’importo di 30.768 euro e l’importo del reddito dell’iscritto relativamente ai giornalisti che, ferma restando l’adesione su base volontaria al predetto programma, risultino in possesso dei seguenti requisiti (concorrenti e non alternativi):
a) risultino iscritti in via esclusiva alla Gestione separata dell’Inpgi e non siano titolari di alcun trattamento pensionistico, con esclusione, pertanto, di coloro che risultino iscritti anche ad una qualunque forma di previdenza obbligatoria diversa, ivi compresa quella presso la ex gestione sostitutiva dell’Ago presso l’Istituto (ora Inps);
b) siano in regola con i relativi adempimenti contributivi;
c) abbiano percepito nell’anno di imposta 2020 un compenso annuo compreso tra un minimo di 30.001 euro e un massimo di 30.767 euro. (giornalistitalia.it)
Pierluigi Roesler Franz
LEGGI ANCHE:
Il comunicato del Ministero del Lavoro
La delibera pubblicata sulal Gazzetta Ufficiale