ROMA – Preoccupazione e dubbi sta suscitando l’email recapitata agli iscritti alla Gestione separata dell’Inpgi ai quali viene comunicato l’anticipo, dal 30 settembre al 31 luglio, del termine per il pagamento della contribuzione minima che, da quest’anno, subisce anche un ulteriore aumento.
La Redazione di Giornalisti Italia continua, infatti, a ricevere proteste e richieste di chiarimenti da parte dei colleghi che si interrogano sull’opportunità della misura in piena emergenza Coronavirus. A tranquillizzare tutti, confermando le rassicurazioni del dirigente del Servizio Entrate Contributive dell‘Inpgi, Augusto Moriga, sono i componenti del Comitato amministratore dall’Inpgi 2, Ezio Ercole e Orazio Raffa, che spiegano ai lettori di Giornalisti Italia i motivi per i quali i colleghi da ieri si stanno vedendo recapitare l’email con gli importi da versare, la possibilità di dilazionare o differire il pagamento e i termini per la comunicazione reddituale da effettuare, invece, non più entro il 31 luglio, ma entro il 30 settembre.
CONTRIBUTI MINIMI DA VERSARE PER L’ANNO 2020
– Dal 1 gennaio 2020 il contributo soggettivo a carico del giornalista è stato aumentato dal 10% al 12% (arriva al 14% per le fasce di reddito eccedenti i 24.000 euro annui).
– Il contributo integrativo, sempre a partire dal 1 gennaio 2020, è stato aumentato dal 2% al 4%.
– Il contributo di maternità viene annualmente calcolato in base ai parametri Istat.
Inevitabilmente, quindi, l’importo totale cresce, ma va tenuto presente che la somma versata va ad incrementare il montante del giornalista.
Da ricordare che gli iscritti all’albo da oltre cinque anni dovranno versare l’importo di 369,90 euro, mentre chi ha meno di cinque anni di anzianità di iscrizione verserà il contributo nella misura ridotta del 50%, quindi 198,40 euro. I pensionati, infine, dovranno versare 241,28 euro. Nelle more dell’iter di approvazione ministeriale delle delibere, i valori sono applicati in via provvisoria e salvo conguaglio all’esito del provvedimento di approvazione da parte dei ministeri vigilanti.
POSSIBILITA’ DI DILAZIONE/DIFFERIMENTO DEL VERSAMENTO
La riforma varata dal Comitato Amministratore ha anche fissato al 31 luglio di agni anno il pagamento dei contributi minimi a titolo di acconto. Dunque il contributo minimo per il 2020 dovrebbe essere versato entro il 31 di questo mese. Il Comitato Amministratore della Gestione Separata però, per le note vicende relative all’emergenza Covid-19, ha ritenuto di adottare delle agevolazioni dando la possibilità ai colleghi di differire e dilazionare il versamento. Così, coloro che hanno percepito nel 2019 un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30.000 euro hanno la facoltà di differire il termine di versamento dei contributi minimi per l’anno 2020 entro il 31 ottobre del 2021 in unica soluzione oppure, a richiesta, fino ad un massimo di sei rate mensili senza pagare sanzioni e/o interessi.
La stessa delibera adottata dal Comitato dà anche la facoltà di dilazionare il pagamento dei contributi a saldo dovuti per il 2019. Fermo restando la scadenza del 31 ottobre 2020, il versamento, oltre a poter essere effettuato in un’unica soluzione, potrà essere effettuato, a richiesta, fino ad un massimo di 12 rate mensili senza aggravio di sanzioni ed interessi.
IMPORTANTE
Sia la richiesta di rateizzare fino a sei mesi il contributo minimo 2020, sia quella di rateizzare fino a 12 mesi il contributo a saldo per il 2019 dovrà essere indicata nella comunicazione reddituale riferita a tali annualità.
TERMINI PER LA COMUNICAZIONE REDDITUALE
A decorrere da quest’anno la comunicazione reddituale dovrà, dunque, essere effettuata entro il 30 settembre (non più entro il 31 luglio), quindi la dichiarazione dei redditi del 2019 dovrà essere effettuata entro il 30 settembre 2020.
COME EFFETTUARE IL PAGAMENTO
Per il versamento bisogna utilizzare il Modello F24/Accise (reperibile sul sito dell’Inpgi e su quello dell’Agenzia delle Entrate), sul quale bisognerà indicare: Ente P, codice identificativo 22222, codice tributo G001 e mese ed anno di riferimento 01-2020.
Per maggiori chiarimenti in merito alla corretta compilazione del Modello si può consultare l’apposita sezione del sito www.inpgi.it – “Gestione Separata – liberi professionisti – modalità di pagamento e scadenze”. Qualora non ci si trovasse nelle condizioni di poter utilizzare la predetta forma di pagamento, si potrà ricorrere al versamento mediate bonifico bancario, seguendo le indicazioni presenti nella sezione del sito internet. (giornalistitalia.it)