La presidente del gruppo Pd fa proprio l’appello di Giornalisti Italia: “Intervenire subito”

Infortunio giornalisti, Serracchiani: “È un’ingiustizia”

Andrea Bulgarelli (Figec) e Debora Serracchiani (Pd)

ROMA – L’appello lanciato da Giornalisti Italia, sull’indifferibile necessità di un decreto integrativo alla Finanziaria Draghi 2022, che consenta all’Inail di indennizzare i giornalisti lavoratori dipendenti vittime di infortuni extra professionali, è stato prontamente accolto dall’on. Debora Serracchiani, presidente del Gruppo Pd alla Camera dei deputati.
Il 5 agosto scorso, infatti, il nostro giornale, con un articolo di Andrea Bulgarelli, consigliere generale dell’Inpgi e consigliere nazionale della Figec, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, ha sollevato il caso denunciando che «se da un lato la legge di Bilancio approvata il 30 dicembre 2021 ha messo in sicurezza la previdenza dei giornalisti italiani, dall’altro ha creato un grosso problema in tema di infortuni extra professionali dei giornalisti lavoratori dipendenti e loro eredi. All’art. 1, comma 109, la norma cita, infatti, che «a decorrere dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2023 l’assicurazione infortuni continua a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa regolamentare vigente presso l’Inpgi alla data del 30 giugno 2022. I trattamenti sono erogati a carico dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), al quale afferisce la relativa contribuzione. A decorrere dal 1° gennaio 2024 si applica la disciplina prevista per la generalità dei lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti».

La Camera dei deputati

L’Inail, nonostante la norma di legge contenuta della norma di Bilancio, ha fatto presente di non poter assolutamente accollarsi gli infortuni dei lavoratori che non siano avvenuti sul lavoro, perché ciò gli è vietato espressamente dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124, recante «Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali», pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 13 ottobre 1965.
«Nel primo strumento legislativo utile – sottolinea, infatti, Debora Serracchiani – bisogna risolvere un problema che colpisce tutti quei giornalisti i cui editori hanno regolarmente versato la quota necessaria per la copertura assicurativa onnicomprensiva in tema di infortuni e che ora non possono percepire quanto dovuto, assieme ai propri eredi. Infatti, da un lato l’Inpgi, prima di confluire dallo scorso 1° luglio nell’Inps, assicurava sia gli infortuni sul lavoro sia quelli extra professionali come previsto dal contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, dall’altro l’Inail dichiara di non potersi accollare gli infortuni non avvenuti sul lavoro. E tuttavia la Legge di Bilancio per il 2022 stabilisce che fino al 31 dicembre 2023 l’assicurazione infortuni continua a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa regolamentare vigente presso l’Inpgi alla data del 30 giugno 2022».
Debora Serracchiani afferma, pertanto, che «siamo di fronte a una palese contraddizione e anche a un’iniquità che deve essere risolta al più presto». (giornalistitalia.it)

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