ROMA – Grazie all’intervento della deputata giornalista Federica Zanella (Forza Italia), la Camera dei Deputati ha accolto un ordine del giorno a favore del pluralismo dell’informazione e della tutela dei livelli d’occupazione e del futuro del comparto dell’emittenza televisiva locale.
«A Montecitorio – ha dichiarato Federica Zanella prima del voto – stiamo per votare “al fotofinish” una manovra profondamente sbagliata per il futuro del Paese, che non risparmia neanche il mondo dell’editoria. Ho sempre combattuto per il pluralismo dell’informazione e continuo a farlo soprattutto ora, davanti alla nemmeno troppo celata volontà di “imbavagliare” quanto più possibile la libera stampa, attraverso disposizioni che sembrano la naturale conseguenza dei frequenti attacchi del ministro Di Maio contro la categoria dei giornalisti e contro alcuni editori».
«Accolgo quindi con soddisfazione – ha sottolineato Zanella – l’accoglimento dell’ordine del giorno che ho presentato a tutela di giornali, tv e radio locali e, nello specifico, il Governo accoglie come raccomandazione la richiesta di assumere le idonee iniziative per tutelare il pluralismo dell’informazione, mediante la riformulazione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse da destinare al comparto editoriale e radiofonico, e ad adottare le necessarie misure volte a salvaguardare i livelli occupazionali, la continuità aziendale e il futuro dell’intero comparto radiotelevisivo locale, in termini finanziari e soprattutto di capacità trasmissiva, dopo aver soppresso la riserva di un terzo a loro destinata, senza per ora adeguate contropartite. Quindi – ha incalzato Federica Zanella – un piccolo, ma significativo risultato raggiunto per tutto il mondo dell’emittenza locale».
Durissimo il giudizio della deputata di Forza Italia sulla Legge di Bilancio. «Altro che manovra del popolo, questa è una “manovra contro il popolo”: contro l’Italia che fa volontariato, contro la ricerca e lo sviluppo, contro le imprese e persino contro la libertà di stampa. Perché – afferma Federica Zanella – è evidente la volontà di “imbavagliare” quanto più possibile la libera stampa e il pluralismo dell’informazione».
Tra i tagli previsti all’editoria figura, infatti, anche una progressiva riduzione, fino all’abolizione, dei contributi diretti a favore di determinate categorie di imprese radiofoniche e di imprese editrici di quotidiani e periodici. Da qui l’ordine del giorno che impegna il Governo ad assumere le idonee iniziative per tutelare il pluralismo dell’informazione – mediante la riformulazione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse da destinare comunque al comparto editoriale e radiofonico – e ad adottare le necessarie misure volte a salvaguardare i livelli occupazionali, la continuità aziendale e il futuro dell’intero comparto radiotelevisivo locale che dà lavoro a circa 5 mila persone. Anche alla luce – taglia corto Federica Zanella – delle molteplici esternazioni del ministro Di Maio contro la categoria dei giornalisti e contro alcuni editori, spero che queste misure previste nella manovra vengano riconsiderate e non siano mirate a far spegnere qualche libera voce». (giornalistitalia.it)
Approvato dalla Camera dei Deputati a tutela dell’occupazione e delle tv locali