BARI – Dopo i rilievi mossi dalla Fnsi e dall’Associazione della Stampa di Puglia, la Regione Puglia ha revocato la determina con la quale metteva a bando l’affidamento di servizi di informazione da realizzare in occasione di due eventi che saranno celebrati durante la 80ª Fiera del Levante in due padiglioni della Campionaria.
“Rilevato – si legge nell’atto di revoca – che l’Associazione della Stampa ha avanzato alcune osservazioni nel merito della formulazione della lettera di invito, invitando la Regione a revocare l’avviso e a riformulare le prestazioni richieste per la comunicazione della attività della Regione in Fiera del Levante”, l’Ente precisa di ritenere “utile un confronto nel merito con i rappresentanti dell’Assostampa, confermando anche in questo caso di voler agire nel rispetto del principio della massima trasparenza, allo scopo di dare una corretta informazione sulle modalità di affidamento dei servizi in parola e assicurando disponibilità a eventuali proposte migliorative”.
A denunciare il caso era stata l’Associazione della Stampa, presieduta da Bepi Martellotta, giudicando “a dir poco singolare” la lettera-invito redatta da una dirigente del servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia con la quale venivano chiamate a partecipare, per il costo di 15mila euro, aziende fornitrici di servizi, immagini e interviste in occasione di due eventi che saranno celebrati nella 80ª Fiera del Levante
L’Assostampa aveva, infatti, giudicato singolare, ad esempio, nella lettera – con la quale era avviata la procedura selettiva svolta sulla piattaforma “Empulia” – non venisse nemmeno lontanamente immaginato che, trattandosi di servizi televisivi e/o interviste, tale produzione dovesse essere svolta da giornalisti, possibilmente assunti con regolare contratto. L’unico requisito richiesto alle aziende, non necessariamente editoriali, era infatti l’iscrizione alla Camera di Commercio.
Ancora più preoccupazione aveva destato il fatto che tali servizi, realizzati da un fornitore esterno, avrebbero dovuto essere “concordati”, di volta in volta, con la sezione dell’Assessorato allo Sviluppo, “dove – ha osservato l’Assostampa di Puglia – non ci risulta sieda ai livelli apicali un direttore responsabile o un caporedattore, ovvero le figure previste dal contratto giornalistico per il controllo dei servizi giornalistici e l’autorizzazione alla loro messa in onda”.
Non solo, l’attività della società vincitrice – definita di “media relations” – avrebbe dovuto perfino “garantire un minimo di 2 presenze” nei Tg o negli approfondimenti delle emittenti nazionali, “alla faccia – ha giustamente esclamato il sindacato regionale dei giornalisti – della sacrosanta autonomia con la quale le Tv nazionali – e i direttori e giornalisti che vi lavorano – decidono i loro palisensti”.
Quanto alle tv locali, la “garanzia” era stata estesa a ben “20 servizi televisivi nei Tg” con tanto di specifica sulle 13 emittenti pugliesi destinatarie di tale decisione dall’alto. “In pratica, in un sol colpo – ha denunciato l’Assostampa – non solo si decide cosa debba andare in onda nelle emittenti nazionali e locali durante l’evento fieristico, ma gli si prepara il servizio «precotto» – svolto da aziende non editoriali e pagato con i fondi comunitari destinati dallUnione europea alla Regione – in modo che tali emittenti non debbano più utilizzare il lavoro dei loro giornalisti dipendenti, possibilmente sulla base di scalette decise autonomamente, per seguire gli eventi della Campionaria. Un nuovo modo di utilizzare i fondi pubblici: creare i presupposti per la disoccupazione nelle tv”.
Da qui l’invito – prontamente accolto – al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, a revocare l’avviso, i cui termini scadevano ieri, 2 agosto, e a – aveva sottolineato Martellotta – “riformulare le prestazioni richieste per la comunicazione della attività della Regione in Fiera seguendo due strade, tra l’altro ampiamente sperimentate: o utilizzando servizi di comunicazione esterni ma svolti da aziende editoriali e/o uffici stampa che danno lavoro a giornalisti con regolare contratto, o finanziando campagne promozionali sulle testate (tv e giornali) regolarmente registrate in Puglia e in Italia e libere di seguire come credono ciò che la Regione intenderà comunicare sulle attività di internazionalizzazione nella Campionaria 2016”.
Il presidente dela Regione Puglia accoglie subito l’invito dell’Assostampa e della Fnsi