MILANO – Buone notizie, anche se parziali al momento, per l’ex campione delle due ruote Riccardo Magrini, colpito da un infarto, lunedì scorso, negli studi milanesi di Sky: è sveglio e vigile, anche se, scrivono colleghi e familiari sul suo sito internet, dovrà essere sottoposto “ad un intervento per inserire un defibrillatore che regolarizzi l’attività cardiaca”.
“Dopo l’infarto che lo ha colpito negli studi di Sky Tv, – leggiamo sul sito dell’ex ciclista, oggi commentatore per il ciclismo di Eurosport – Riccardo
Magrini è ora sveglio e vigile all’Ospedale San Raffaele di Milano. L’improvviso malore è avvenuto lo scorso Lunedì 28 Agosto dopo la diretta di Sky Sport 24 a cui Riccardo partecipava come ospite. Nonostante la paura, le persone presenti negli studi televisivi hanno reagito prontamente chiamando subito i soccorsi. Fondamentale è stato l’intervento di un giornalista, Lucio Rizzica, che gli ha praticato il massaggio cardiaco. All’arrivo dell’ambulanza Riccardo è stato trasportato di corsa in ospedale dove i medici si sono presi cura di lui”.
“Già nel primo pomeriggio di Martedì 29, – riporta, ancora, il sito di Magrini – Riccardo si è svegliato dal coma farmacologico nel quale lo tenevano i medici in via precauzionale ed ha riconosciuto i familiari accorsi al suo fianco. Con lui in ospedale ci sono il figlio Giovanni, che per primo ha dato notizia del risveglio del padre, la figlia Giulia e la compagna Raffaella. Riccardo ora respira autonomamente, ma non è del tutto fuori pericolo. Avendo subito già 2 infarti in passato, il suo battito rimane debole. I medici lo sottoporranno ad un intervento per inserire un defibrillatore che regolarizzi l’attività cardiaca”.
Dal canto suo, Lucio Rizzica, il “gigante buono”, minimizza il suo gesto eroico, che ha salvato la vita a Magrini: “Qui non ci sono eroi, solo buoni cittadini”. Sarà così, fatto sta che la prontezza e il sangue freddo del giornalista di Sky nell’intervenire senza indugi di fronte al malore sono stati provvidenziali per l’ex ciclista, a cui ora tocca la volata finale. (giornalistitalia.it)