ACCRA (Ghana) – Un giornalista investigativo ghanese, Ahmed Husein, che indagava su un grande scandalo di corruzione nella Federcalcio locale che ha portato la Fifa a sospendere il presidente Kwesi Nyantakyi (membro del consiglio) è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco ad Accra.
Lo ha riferito la polizia, aggiungendo che il giornalista è stato colpito da tre proiettili (due al petto e uno al collo) da uomini che lo hanno avvicinato a bordo di una moto nella notte mentre rientrava a casa. Husein, 34 anni, faceva parte del team investigativo di Anas Aremeyaw Anas, il principale responsabile dell’inchiesta, noto per apparire in pubblico con il volto coperto da una maschera.
«Gli hanno sparato e lo hanno ucciso, senza rubargli nulla», ha raccontato un altro giornalista che fa parte del pool che permise di scoprire le attività illegali di Nyantakyi e dello scandalo che sfiorò il capo di Stato ghanese, Nana Akufo-Addo. Una volta emerso lo scandalo, lo scorso giugno, il governo di Accra ordinò lo scioglimento della Federcalcio e la sospensione dell’attività agonistica, oltre a indurre Nyantakyi alle dimissioni.
L’ex presidente fu anche sospeso da tutte le attività legate al calcio, sia a livello nazionale che internazionale. La Fifa lo inibì a vita e lo multò per circa 500.000 dollari.
Il giornalista Anas per due anni ha lavorato sotto copertura e ha realizzato un documentario di 2 ore intitolato “Numero 12: quando l’avidità e la corruzione diventano la norma”, documentario che mostrava Nyantakyi intascare una mazzetta di circa 55.000 euro. Nyantamkyi, banchiere e avvocato, era presidente dell’Associazione Nazionale del Calcio, vicepresidente della Confederazione di Calcio africana e membro del consiglio Fifa.
Il presidente del sindacato dei giornalisti, Roland Affail Monney, ha sostenuto che l’omicidio di Husein è un “attacco a tutti i giornalisti e al giornalismo”. (agi)
Il ghanese Ahmed Husein lavorava ad un grande scandalo di “corruzione e avidità”