PISTOIA – Il giornalista Stefano Brogioni, cronista del quotidiano La Nazione, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Pistoia per rivelazione di segreto di ufficio con ignoti e pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale. L’accusa è riferita alla pubblicazione della notizia sulle indagini in corso a carico del sindaco Samuele Bertinelli e dei componenti della Giunta comunale di Pistoia per l’assunzione di alcuni dirigenti.
I carabinieri del nucleo investigativo di Pistoia hanno effettuato perquisizioni nell‘abitazione del giornalista e nella redazione del giornale procedendo al sequestro di materiale cartaceo, computer e telefono cellulare.
“Con la piena convinzione che il collega Stefano Brogioni abbia svolto il suo lavoro nella maniera più professionale possibile raccontando gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria della procura di Pistoia che riguarda sindaco e giunta pistoiese”, l’Ordine dei giornalisti della Toscana condanna con fermezza “tutti gli atti volti a limitare l’esercizio della nostra professione”.
“La mobilitazione del Consiglio dell’Odg toscano è necessaria – afferma l’Ordine della Toscana – dopo la perquisizione della polizia giudiziaria subita per ore dal collega Brogioni sia in redazione che a casa ed è volta nuovamente a ribadire la solidarietà, vicinanza e tutela di tutti i colleghi che lavorano con l’esclusivo obiettivo di informare in maniera indipendente e autonoma, forti del mandato deontologico a cui si ispirano quotidianamente”.
Dal canto suo, il Comitato di redazione de La Nazione, nell’esprimere “totale solidarietà al collega, ricorda che computer e cellulare sono indispensabili strumenti di lavoro di ogni giornalista e respinge con fermezza questi atti volti a limitare la libertà di stampa dell’esercizio della nostra professione”.
Anche Associazione Stampa Toscana, Gruppo Cronisti e Consulta sindacale “si stringono in un solidale abbraccio al collega Stefano Brogioni e “richiamano l’attenzione del governo (dal premier Matteo Renzi al sottosegretario Luca Lotti) affinchè nel nostro Paese venga rispettato il segreto professionale dei giornalisti e si faccia in modo che la libertà di stampa non sia un vuoto slogan da usare secondo convenienza, soprattutto quando può far comodo a livello internazionale”.
Assostampa, Cronisti e Consulta “si mettono a disposizione del collega Brogioni, anche per incontrare magistrati e forze dell’Ordine, a cominciare dai prefetti di Firenze e Pistoia, e ribadire il diritto di cronaca, che è anche il diritto dei giornalisti a informare e dei cittadini ad essere informati”. (giornalistitalia.it)
Sequestrati appunti, pc e cellulare per la notizia dell’inchiesta sul Comune di Pistoia