WASHINGTON (Usa) – Il giornalista Jason Rezaian, corrispondente del Washington Post detenuto in Iran dal 22 luglio, è stato formalmente incriminato, ma al momento i capi d’accusa non sono noti. Lo riferisce lo stesso quotidiano Usa che cita una fonte della famiglia del giornalista, irano-americano, al quale è stata negata la visita di un avvocato.
Rezaian fu arrestato insieme alla moglie Yeganeh Salehi, corrispondente del quotidiano emiratino The National. Con loro, il 22 luglio, furono arrestati una fotografa indipendente e suo marito. Tutti e 4 hanno la doppia cittadinanza iraniana e americana, non riconosciuta da Teheran, con l’eccezione di Salehi, rilasciata poi ad ottobre, insieme all’altra coppia. (Agi) .
Nel luglio scorso, gli Stati Uniti, per bocca del sottosegretario Usa per gli Affari politici, Wendy Sherman, avevano chiesto il rilascio di Jason Rezaian, della moglie e degli altri due americani sottolineando che “non c’è assolutamente alcuna ragione per quanto accaduto”.
Sherman aveva, tra l’altro, ricordato come Rezaian sia stato di recente a Vienna, per seguire i negoziati tra l’Iran e il 5+1 sul programma nucleare di Teheran, mentre la moglie di Rezaian, l’iraniana Yeganeh Salehi, è la corrispondente in Iran del giornale degli Emirati The National.
Il giornalista Jason Rezaian è stato arrestato assieme alla moglie il 22 luglio in Iran