ROMA – “Nel momento in cui il Consiglio d’amministrazione della Rai vara finalmente un codice di autoregolamentazione su stipendi e ruoli, come chiesto con forza dalla Commissione di Vigilanza nelle scorse settimane, appare una incomprensibile forzatura dal punto di vista del rispetto istituzionale che si stabiliscano criteri per le retribuzioni senza tener conto della conclusione dell’iter di legge sul ddl editoria, che nella lettura del Senato ha introdotto un tetto di 240mila euro che vale per tutti e che spero venga confermato alla Camera”. Lo afferma il sen. Francesco Verducci, vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai.
Per quel che riguarda, invece, i rilievi dell’Anac sulle assunzioni esterne, il parlamentare Pd ritiene che “la richiesta a Presidente e Direttore generale è che adottino al più presto i provvedimenti necessari a sanare le situazioni aziendali evidenziate dalla delibera Anac per non essere in linea con il piano anticorruzione e con il regolamento sul reclutamento”.
“Regole su trasparenza, costi e personale – conclude Verducci – sono fondamentali per la credibilità ed il rilancio della Rai, e la loro esigenza è stata introdotta dalla legge di riforma della governance voluta da Parlamento e Governo”. (giornalistitalia.it)