ROMA – Otto direttori di quotidiani e emittenti internazionali hanno scritto una lettera al vicepresidente della commissione Ue Timmermans sul caso della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia: lo sconvolgente assassinio della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia – scrivono i direttori – è un agghiacciante monito al riguardo dei pericoli che i giornalisti e i cittadini che si occupano di giornalismo devono affrontare tutti i giorni allorché cercano di fare luce sui comportamenti corrotti e criminali di ricchi e potenti.
Non si può permettere che gli assassini di Daphne raggiungano il loro palese intento di mettere a tacere la sua inchiesta sulla corruzione ai livelli più alti della società maltese. Accogliamo favorevolmente i commenti da Lei fatti in forma ufficiale, quando ha dichiarato che Malta deve dimostrare all’Europa e al mondo intero di avere leggi e regole sane e rigorose. Come Lei saprà, lo strumento di monitoraggio della Commissione Europea sul pluralismo dei media nel 2016 ha suscitato vive preoccupazioni al riguardo della mancanza di indipendenza politica dei media maltesi, avendo appurato che “Malta è l’unico Paese dell’Unione Europea ad avere partiti politici che posseggono una così cospicua parte dei media”.
Da quello studio è emerso anche che Malta si colloca molto in basso dal punto di vista dell’autonomia editoriale, “per lo più a causa della mancanza di normative e di misure di auto-regolamentazione che salvaguardino l’indipendenza editoriale nei mezzi di informazione”.
“L’assassinio di Daphne, unitamente alle questioni strutturali individuate dalla Commissione, avvalora la necessità per la Commissione stessa – sottolineano i direttori – di condurre un’indagine a tutto campo sullo stato dell’indipendenza dei mezzi di informazione maltesi. Noi chiediamo che lei si avvalga del suo mandato per impegnare il governo maltese in colloqui urgenti, così che esso garantisca di essere consapevole degli obblighi che, in qualità di membro dell’Unione Europea, deve avere a sostegno della legalità e della garanzia della libertà di stampa e di espressione nel Paese”.
“L’assassinio di Daphne Caruana Galizia – aggiungono gli otto direttori – evidenzia il pericolo che i giornalisti devono affrontare quando vanno alla ricerca della verità. Esso dimostra anche la paura di corrotti e potenti di essere smascherati. Noi La esortiamo a ricorrere a tutti i poteri a sua disposizione per garantire che si indaghi a fondo sulla morte di Daphne e che si mandi così un chiaro messaggio di sostegno ai giornalisti che lavorano nell’interesse dell’opinione pubblica, a Malta e in tutto il resto del mondo”.
La lettera è firmata da: Katharine Viner direttore The Guardian, Wolfgang Krach direttore Süddeutsche Zeitung, Dean Baquet direttore esecutivo The New York Times, Lionel Barber direttore Financial Times, James Harding direttore dei notiziari e dell’attualità Bbc, Mario Calabresi direttore la Repubblica, Antonio Caño direttore El Pais, Jérôme Fenoglio direttore editoriale Le Monde. (askanews)
Lettera aperta alla Commissione Europea dai direttori di 8 autorevoli quotidiani