A Siracusa grave intimidazione al cronista del Giornale di Sicilia e dell’agenzia Agi

Incendiata l’auto del giornalista Gaetano Scariolo

L’autovettura del giornalista Gaetano Scariolo (nel riquadro) incendiata a Siracusa

SIRACUSA – Grave intimidazione al giornalista Gaetano Scariolo, 47 anni, collaboratore del quotidiano Giornale di Sicilia e dell’agenzia giornalistica Agi. Poco dopo la mezzanotte ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme la sua autovettura, una Ford Fiesta, dandole fuoco.
La vettura, che si trovava parcheggiata nei pressi dell’abitazione del giornalista, a Siracusa, è rimasta completamente distrutta nel vano motore.
“Non ho idea – afferma il giornalista – su chi possa avere organizzato l’incendio della mia auto, ma sono certo che l’intimidazione ha a che fare con la mia attività professionale”. Scariolo aveva parcheggiato l’auto, che usa raramente, intorno alle 21. Gli attentatori avrebbero seguito le sue mosse, e poco dopo mezzanotte hanno versato liquido infiammabile sul cofano dell’auto. Quindi hanno innescato l’incendio. Scariolo non si è accorto di nulla. Sono stati i vicini ad avvertire i vigili del fuoco che a loro volta hanno informato il suocero del cronista.
“Stentavo quasi a crederci, – spiega il giornalista – poche ore prima avevo scritto di un rogo appiccato ad una auto, a Pachino, e da cronista sono passato in un attimo al ruolo di vittima. Sono scosso, ma anche arrabbiato perché a essere colpito è stato il mio lavoro che svolgo con profonda passione e dedizione”.
“I poliziotti, che mi hanno sentito poco dopo, – aggiunge Scariolo – hanno ricondotto l’avvertimento alla mia attività giornalistica. Del resto mi occupo da circa 20 anni dei fatti di cronaca nera e giudiziaria nel Siracusano. Negli ultimi mesi sono accaduti diversi fatti legati alla criminalità organizzata, ma non mi sarei mai aspettato un messaggio così eclatante e pesante che coinvolge la mia famiglia. Sono già al lavoro, la cronaca non conosce soste e i lettori devono essere informati. È  questo il lavoro di un cronista: dare notizie. E non sarà certo questo vile gesto a intimidirmi”.
Gli investigatori della Polizia di Stato, che hanno effettuato i rilievi, ritengono infatti che la grave intimidazione sia legata all’attività professionale di Scariolo che si occupa prevalentemente di cronaca nera e giudiziaria seguendo operazioni antimafia, inchieste e processi a carico delle cosche della provincia di Siracusa.
“Un segnale molto brutto per i giornalisti e per la libertà di stampa”, commenta il consigliere regionale dell’Ordine di Sicilia, Santo Gallo, esprimendo solidarietà al collega, mentre il segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa, Prospero Dente, sottolinea che “nessuna intimidazione potrà mai fermare il lavoro giornalistico”.
“Piena e totale solidarietà al collega Gaetano Scariolo”, evidenzia l’Assostampa Siracusa, denunciando che “questo episodio, che siamo certi sarà in breve tempo ricostruito per giungere ai responsabili, dimostra che il giornalismo fatto di ricerca, approfondimento, rispetto delle fonti e, quindi, di professionalità, continua ad essere un fastidioso avversario per la criminalità e il malaffare in genere”.
“Gli attestati di stima e la solidarietà già espressa in questi momenti – afferma Dente – dimostrano che i giornalisti sono ancora visti come baluardo di legalità e democrazia. Se ne facciano tutti una ragione. L’Assostampa di Siracusa, con tutta la segreteria al completo, e i giornalisti siracusani tutti, stanno con Gaetano Scariolo”.
“Un gesto vigliacco – ha commentato il sindaco Francesco Italia – che colpisce, evidentemente, un giornalista scomodo perché svolge con serietà e competenza il suo lavoro”, mentre la direzione del Giornale di Sicilia afferma che “episodi come questo non ci fanno certo recedere dal continuare a raccontare senza sconti e senza compromessi i fatti di cronaca su cui Scariolo è da sempre impegnato con capacità e imparzialità”.
Lunedì prossimo, a Ortigia, Assostampa e Ordine dei giornalisti di Sicilia si ritroveranno per un sit-davanti al Tempio di Apollo per manifestare vicinanza a Gaetano Scariolo. (giornalistitalia.it)

 

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