MILANO – Il “Trota” si presenta davanti a un giudice e scatta il divieto di accesso ai giornalisti. Succede al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano dove proprio questa mattina ha preso il via l’udienza preliminare a carico di Umberto Bossi, dei figli Renzo e Riccardo, dell’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito e di altre 5 persone. I reati ipotizzati a vario titolo nei loro confronti sono truffa aggravata allo Stato e appropriazioni indebita.
Il “Trota” si è presentato, a sorpresa, alla prima udienza che si celebra davanti Carlo Ottone Marchi, il giudice per l’udienza preliminare che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio chiesta dalla Procura.
Immediatamente sono scattati i divieti, validi soltanto per i giornalisti, fotografi e cameraman: accesso vietato al corridoio centrale del settimo piano che pure, negli orari di punta di metà mattina, brulica di avvocati, cancellieri, giudici, magistrati e gente comune. Porte aperte per tutti, insomma, tranne che per i media.
In passato, misure di questo genere erano state adottate in occasione dell’arrivo di personaggi di primo piano del mondo politico, imprenditoriale o dello spettacolo, come era accaduto nel caso di Silvio Berlusconi o Fabrizio Corona.
Questa volta, invece, l’allerta è scattata per la “visita” di Renzo “Trota” Bossi, ex consigliere regionale del Pirellone che però, allo stato attuale, non ricopre alcun incarico pubblico nè ruolo istituzionale. (TmNews)
E’ successo stamane al Palazzo di Giustizia di Milano. In aula i tre Bossi