ROMA – Un concorso per giornalisti Rai a livello regionale e, in attesa della graduatoria, l’apertura agli ingressi per coloro che escono dalle Scuole di giornalismo, in primis la Scuola di Perugia, che la Rai finanzia. É la proposta avanzata dal direttore della Tgr Rai, Alessandro Casarin, durante l’audizione di oggi in Commissione di Vigilanza.
«Sarebbe bene organizzare un concorso per giornalisti Rai ma a livello regionale, per colmare le carenze di organico che riguardano alcune regioni», ha spiegato Casarin. Che ha ricordato come dopo il concorso del 2015, che metteva in palio 100 posti, sono stati assunti 200 giornalisti, perché la Rai decise di andare avanti nella graduatoria che è composta da 400 persone.
«Ora, la Rai deve decidere se andare avanti con la graduatoria o bandire un nuovo concorso. Io propongo un nuovo concorso su base regionale, che metta in palio un numero di posti diverso nelle diverse regioni a seconda delle esigenze
della Tgr. Perché con il concorso nazionale è successo che la maggioranza dei colleghi selezionati provenivano da Roma e Milano e li vogliono tornare. E io passo moltissimo tempo a occuparmi di richieste di trasferimento che mi fanno ritrovare posizioni scoperte nelle regioni che non siano Lazio e Lombardia. Allora sarebbe molto meglio che i giornalisti si candidassero direttamente per le sedi regionali dove c’è bisogno e che fossero disposti davvero a operare in queste regioni».
Ma siccome l’organizzazione di un concorso richiede circa un anno per arrivare alle graduatorie, in questo caso regionali, «nel frattempo per colmare i buchi degli organici delle sedi regionali si potrebbe attingere alle scuole di giornalismo, cominciando da quella di Perugia, dove ci sono già pronti ad entrare in servizio 73 giornalisti “digital” (quelli che operano come producer autonomi con telecamerina, ndr), visto che la Rai finanzia annualmente quella scuola», ha aggiunto Casarin. (adnkronos)