COSENZA – La prima stampa del “De rerum natura iuxta propria principia”, l’opera più importante del filosofo Bernardino Telesio, è andata distrutta, insieme a pergamene e manoscritti antichi, nell’incendio sviluppatosi ieri in un edificio del centro storico di Cosenza in cui sono morte tre persone.
Sopra l’appartamento incendiato, al quarto piano dello stabile, era infatti ospitata la biblioteca della famiglia Bilotti Ruggi D’Aragona, che con le proprie donazioni ha consentito l’apertura del Museo all’aperto Bilotti.
La famigia Bilotti è proprietaria dello stabile e dell’attiguo palazzo Ruggi D’Aragona, comunicante con quello incendiato proprio attraverso il quarto piano. Distrutti anche manoscritti e pergamene originali di Telesio, Parrasio, Quattromani e Bernardino Bombini, oltre a otto pergamene originali del ’400 su Cosenza scritte in gotico. La Procura ha aperto un’inchiesta e sembra che i tre occupassero l’appartamento abusivamente. (ansa)
Nell’incendio, hanno perso la vita Antonio Noce, il nipote Roberto e la sua fidanzata Serafina Speranza. Una tragedia annunciata, – dicono i residenti di Cosenza vecchia, che sottolineano l’indigenza e altre gravi difficoltà legate ad un riconosciuto disagio mentale delle tre persone decedute – per la quale il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha proclamato il lutto cittadino nella giornata di lunedì 21 agosto.
“Cosenza piange, affranta, Serafina, Roberto e Antonio, suoi cittadini sfortunati scomparsi tragicamente. Ci stringiamo tutti nel dolore – afferma il Sindaco – adesso è il momento del silenzio e del rispetto della morte”.