ROMA – L’assoluzione “per non avere commesso il fatto” di Hasci Omar Hassan, unico condannato per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è stata chiesta dal sostituto procuratore generale Dario Razzi al termine della sua requisitoria nel processo di revisione davanti alla Corte d’appello di Perugia.
“Se è vero che Hassan è stato condannato dobbiamo avere anche il coraggio di ammettere che possa essere innocente”, ha detto il magistrato. Secondo il sostituto procuratore generale analizzando le prove emerse nei confronti di Omar Hassan “ne deriva un quadro bianco senza immagini, senza niente”.
“E quindi – ha detto Razzi – la mia conclusione non può che essere una richiesta di assoluzione per non aver commesso il fatto”.
Il magistrato ha parlato di “inattendibilità” del teste Gelle. “Non esiste”, ha sottolineato.
Ha quindi preso la parola il legale della famiglia Alpi che si è associato alla richiesta di assoluzione “per non avere commesso il fatto”.
Ha infatti ribadito come i congiunti della giornalista “abbiano sempre sostenuto l’innocenza di Hassan” e la sua estraneità al duplice delitto. Stessa posizione espressa dall’avvocato Stile che rappresenta la Rai.
Hassan fu condannato a 26 anni di reclusione per l’omicidio della giornalista del Tg3 e dell’operatore avvenuta a Mogadisco il 20 marzo del 1994. I giudici non hanno dato indicazioni sui tempi della sentenza che potrebbe comunque arrivare già in giornata.
Nella richiesta di revisione del processo i legali dell’imputato, Natale Caputo, Antonio Moriconi e Duale Duglas hanno chiesto, in sostanza, l’annullamento della condanna del loro assistito e il riconoscimento della sua estraneità al duplice omicidio. Hassan è in aula insieme alla madre della Alpi, Luciana, e quando si sono incontrati tra i due c’è stato un abbraccio. (Ansa)