WASHINGTON (Usa) – La svolta del Washington Post: all’inizio del prossimo anno il quotidiano americano assumerà “decine di giornalisti”, come ha anticipato a Politico Fred Ryan, il ceo del gruppo editoriale acquisito da Jeff Bezos tre anni fa, che in un memorandum recente ha sottolineato che l’impresa è tornata a essere “redditizia e in crescita”.
“Abbiamo studiato quello che ci è successo nel 2016 e deciso di investire”, ha aggiunto senza voler precisare il numero dei nuovi assunti che, fonti indicano in 60, pari all’8 per cento in più. Con 750 giornalisti, la newsroom del Washington Post sarà la terza più grande fra i quotidiani nazionali (al New York Times sono 1.307, Usa Today in 450, il Wall Street Journal 1.500).
Ryan ha anticipato investimenti nei video da telefonini, in un gruppo di “risposta rapida” investigativa di una mezzadozzina di persone che lavorerà a stretto contatto con il gruppo già esistente che si occupa di giornalismo investigativo, e nel gruppo dedicato alle breaking news.
Si prevede che la nuova amministrazione Trump sarà ricca di gole profonde, conflitti, sconvolgimenti. Il giornalismo tradizionale incanalato sull’intera gamma dei mezzi digitali vende, la conclusione di Ryan e Bezos sulla base dei risultati: dall’inizio dell’anno, c’è stato un aumento del 75 per cento dei nuovi abbonati e gli introiti dagli abbonamenti digitali sono raddoppiati. Negli ultimi due anni sono stati investiti nel giornale ingenti capitali (50 milioni di dollari secondo alcuni, in larga misura dedicati a potenziare la newsroom e la tecnologia). (sip/adnkronos)