FIRENZE – Le redazioni de “Il Tirreno” di Empoli e Prato sono state chiuse: la cronaca di queste zone sarà curata dall’unica redazione rimasta nella Toscana centrale, ossia Pistoia. Accorpamento, invece, per le storiche edizioni di Cecina e Pontedera, i cui giornalisti continueranno ad occuparsi della cronaca territoriale, in coordinamento con le redazioni di Livorno e Pisa.
«Non saranno persi posti di lavoro – fa notare l’Assostampa Toscana – e le buste paga resteranno con gli stessi livelli retributivi, ma è ovvio che il peso di questa ristrutturazione aziendale ricadrà comunque sulle spalle dei giornalisti, soprattutto di coloro costretti a spostarsi in altre redazioni».
Il Cdr – «al quale l’Associazione Stampa Toscana è sempre stata vicina, dichiarandosi pronta ad assumere qualsiasi iniziativa anche coinvolgendo la Fnsi» – ha portato avanti la trattativa con l’Azienda, sostenuto dall’assemblea che ha accettato sacrifici di non poco conto pur di mantenere inalterati organici e retribuzioni.
«Nell’ultima fase della trattativa, – sottolinea il sindacato dei giornalisti guidato da Sandro Bennucci – il Cdr è riuscito, inoltre, a non chiudere le sedi di Cecina e Pontedera, nella volontà di mantenere il contatto con il territorio e i lettori. E vigilerà affinchè le due redazioni non restino uffici vuoti, ma presidiate dai colleghi che ci lavorano. A questo punto l’augurio è che le nuove, pesanti condizioni di lavoro siano sufficienti a riequilibrare i conti e a favorire un rilancio del giornale che l’Azienda ora deve assolutamente garantire». (giornalistitalia.it)
L’auspicio dell’Assostampa dopo la chiusura delle redazioni di Empoli e Prato