MILANO – Il direttore del quotidiano Il Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, si dichiara indisponibile a pubblicare in prima pagina il comunicato deliberato dall’assemblea di redazione, ed i giornalisti scendono immediatamente in sciopero impedendo l’uscita del giornale di domani, sabato 17 dicembre. Si è concluso nel peggiore dei modi l’ultimo scontro tra il direttore, già sfiduciato il 5 ottobre scorso, e l’assemblea di redazione dopo quasi 5 ore di dibattito culminato con l’approvazione dello sciopero con 75 voti a favore contro 21 contrari espressi dalla redazione di Roma.
Il Cdr ha, pertanto, proclamato lo sciopero immediato invitando i colleghi a togliere articoli e titoli dalle pagine. Il sito web del giornale sciopererà domani, sabato 27 dicembre, mentre i periodici ridurranno la foliazione in maniera proporzionale alla prima edizione possibile scioperando per un giorno. Successivamente sarà la volta dei settimanali.
Nel comunicato sindacale, i giornalisti invocavano il “doveroso” licenziamento del direttore e non del direttore del personale Edoardo Zecca, esonerato il giorno prima dall’incarico.
Il 5 ottobre scorso, infatti, l’assemblea dei redattori aveva sfiduciato il direttore Roberto Napoletano con 74,4% dei voti, ma il Consiglio d’amministrazione del quotidiano di Confindustria presieduto da Vincenzo Boccia gli avevano rinnovato subito la fiducia. (giornalistitalia.it)
Solidarietà da Fnsi e Alg
ROMA – La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Lombarda dei Giornalisti esprimono solidarietà ai colleghi del Sole 24 Ore in sciopero e fortissima preoccupazione per le sorti del giornale e della sua redazione.
Fnsi e Alg si rivolgono non solo ai vertici del Gruppo ma anche a Confindustria e chiedono chiarezza. Chiarezza sul progetto di rilancio, che ancora manca, mentre è assente la necessaria coesione tra direttore e redazione; chiarezza sul piano industriale; chiarezza sull’indispensabile ricapitalizzazione.
“Il Sole 24 Ore e il suo vasto patrimonio di competenze – ricordano Fnsi e Alg – appartengono a tutti, lettori e cittadini e meritano risposte certe e immediate. (giornalistitalia.it)