Il docente di finanza aziendale alla Bocconi che aveva svolto una perizia sui conti

Il Sole 24 Ore: Mauro Bini sentito dal pm Ruta

Mauro Bini

Mauro Bini

MILANO – Mauro Bini, docente di finanza aziendale alla Bocconi che aveva svolto una perizia sui conti del gruppo Sole 24 Ore, è stato sentito nell’ambito dell’indagine sui conti dell’azienda editoriale. A quanto apprende l’Agi, Bini è stato interrogato nei giorni scorsi nelle vesti di testimone dal pm Gaetano Ruta che si occupa dell’indagine assieme al coordinatore del pool reati economici Fabio De Pasquale.
Il nome di Bini compare in uno dei tre esposti presentati alla Consob tra ottobre e novembre dal giornalista del quotidiano economico Nicola Borzi. Il professor Bini era stato ingaggiato per una perizia e l’impairment test sull’adeguatezza patrimoniale di capitale della società.
Secondo Borzi, la perizia di Bini “avrebbe dato un esito iniziale negativo, nel senso che avrebbe evidenziato una svalutazione patrimoniale nell’ordine dei 50 milioni, di dimensioni comunque tali da intaccare sensibilmente il patrimonio societario” e, per tenere nascosto il crollo patrimoniale, “esponenti di rilievo e dirigenti del gruppo avrebbero chiesto all’estensore o a terzi di rivedere i risultati di questa perizia in senso non pregiudizievole alla propria stabilità patrimoniale”.
L’inchiesta che ipotizza il reato di falso in bilancio, al momento ancora a carico di ignoti, sta entrando nel vivo con l’ascolto di diverse persone coinvolte nel tracollo finanziario del gruppo editoriale. I magistrati stanno chiedendo altre informazioni, dopo le acquisizioni della Guardia di Finanza nelle settimane scorse, a Kpmg, la società di revisione contabile che si è occupata dei certificare i bilanci del gruppo.
Il fascicolo era stato aperto dal procuratore capo Francesco Greco e poi affidato ai due attuali titolari dell’inchiesta in seguito a un esposto presentato dall’associazione dei consumatori Adusbef. Gli esposti del giornalista Borzi sono invece al vaglio della Consob che sta compiendo un’inchiesta “parallela”. A fine settembre, il gruppo aveva annunciato una perdita semestrale di quasi 50 milioni di euro con un’erosione del patrimonio di 59 milioni in soli sei mesi. (Agi).

 

 

 

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