ROMA – «Oggi Napoletano è sostanzialmente fuori dal giornale per cui voltiamo pagina». È quanto ha affermato il presidente de Il Sole 24 Ore, Giorgio Fossa, nel corso di un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera sulla situazione del gruppo editoriale.
«Secondo me – ha dichiarato, ancora, Fossa – non è necessario che Confindustria rimanga al 67%. Più scendiamo e più il giornale è contendibile: Forse facciamo l’interesse della società per come la vedo io perché, se volevi tenerti l’80-90%, facevi a meno di quotarti».
«Se ci saranno le condizioni il gruppo 24 Ore – ha spiegato il presidente – avvierà un’azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori».
«Abbiamo iniziato un audit per verificare se c’è dal punto di vista civile la possibilità di procedere nei confronti degli amministratori precedenti. Non sono così pazzo da rispondere per gli altri», ha affermato Fossa.
«Se ci sono le condizioni – ha proseguito – dobbiamo intervenire perché non possiamo aspettare i tempi della magistratura. Se ci sono le condizioni, sicuramente, mi dispiace ma non potremo fare altro perché devo salvare le società, le persone che ci lavorano e gli attuali amministratori. Abbiamo dato mandato ufficiale all’ad perché intervenga». E ancora: «L’aumento di capitale lo stiamo definendo e dovrebbe aggirarsi tra i 50 e i 70 milioni».
Il piano industriale 2017-2020 elaborato dal nuovo management del gruppo 24 Ore prevede “la realizzazione di una piano di rilancio del quotidiano”, “la valorizzazione delle principali aree di attività” e “una forte riduzione dei costi”.
«Si prevede – ha sottolineato Fossa – una riduzione dell’organico: giornalisti, dirigenti, poligrafici, grafici e radiofonici». Il manager ha garantito che ridurre «drasticamente i collaboratori esterni e i costi per gli editorialisti terzi del quotidiano, consentirà di calmierare il numero di esuberi che purtroppo ci saranno».
Nel piano, ha assicurato Fossa, «abbiamo accantonato risorse per accompagnare le uscite. Cercheremo di non lasciare nessuno in mezzo alla strada».
Il Sole 24 Ore «deve tornare al passato: tornare a essere sempre più un giornale specialistico. I guai del Sole sono cominciati nel momento in cui qualcuno si è messo in testa che non doveva essere più il giornale dei ragionieri ma una giornale generalista. Il giornale generalista non sarà mai il Sole».
«Dovrà tornare a essere il primo dei secondi giornali italiani, quando si riempivano i tavoli degli avvocati e degli imprenditori. I giornali specialistici riescono a tenere».
«Siamo di fronte a una situazione in cui gli azionisti, a partire da Confindustria, devono fare la loro parte. Sicuramente le banche, che per un certo periodo ci dovranno dare una mano. E allora il Sole potrà tornare forte. Non abbiamo grandi alternative con i numeri che abbiamo ereditato».
BOCCIA: «POSSIBILE CHE CONFINDUSTRIA RIDUCA LA SUA QUOTA»
MILANO – «In teoria è possibile che Confindustria riduca la propria quota nel capitale del Sole 24 Ore, in occasione dell’aumento che dovrà essere approvato dagli organi societari. Lo ha affermato il presidente degli industriali, Vincenzo Boccia, oggi a margine di un incontro a Milano.
«In teoria tutto è possibile – ha detto parlando con i giornalisti –, mi fate domande sul regno del possibile e sul regno del possibile dico di sì. Entreremo nel merito nei prossimi giorni».
Boccia ha aggiunto che, per il momento, «non ci sono novità, stiamo aspettando che gli amministratori ci informino sulle ipotesi di fabbisogno, dopo di che convocheremo un consiglio generale di Confindustria monotematico sull’argomento e dibatteremo».
Il consiglio «a oggi non è convocato, credo sarà prima di Pasqua, dobbiamo aspettare i tempi, conoscere il merito, il quantum e le modularità del fabbisogno». (agi)