MILANO – I giornalisti del Sole 24 Ore respingono quanto prospettato dal presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini, nel corso di un incontro con il Comitato di redazione del quotidiano: il ricorso nel 2016 alla cassa integrazione con licenziamenti qualora entro l’anno non arrivassero i fondi per i prepensionamenti e non aumentino i ricavi del gruppo.
“È bene ricordare a tutti – sottolinea il Cdr – che i redattori del Sole 24 Ore hanno approvato, nel febbraio del 2014, un accordo sindacale che prevede il prepensionamento di 38 giornalisti nel corso del biennio 2014-2016 e altri interventi per limitare il costo del lavoro. Il piano da allora è rimasto inattuato per ritardi di cui l’azienda è responsabile”.
Il Comitato di redazione del Sole 24 Ore ritiene, quindi, “inaccettabile che si minacci di far ricadere, sin da ora, le conseguenze di quel ritardo sui giornalisti del quotidiano che hanno accettato, ormai dal lontano 2010, sacrifici. È poi paradossale che questo accada in un periodo in cui il nostro quotidiano cresce nella diffusione e proprio nei giorni in cui scopriamo che la retribuzione dell’amministratore delegato – dopo la cancellazione dei cosiddetti bonus – è aumentata nel 2014 del 16,8% (da 495mila a 578mila euro)”. Il documento del Cdr
Licenziamenti nel 2016 se non arrivassero i fondi per i prepensionamenti ed i ricavi