BAGHDAD (Iraq) – Il New York Times ha annunciato che restituirà le migliaia di documenti che i propri giornalisti hanno raccolto sull’Isis. Le oltre 15.000 pagine saranno digitalizzate e poi rese disponibili al pubblico, secondo quanto dichiarato dai suoi giornalisti rispondendo alle domande dei lettori.
Nelle scorse settimane era sorto un dibattito riguardo l’eticità della pubblicazione dei cosiddetti “Isis Files”, portati via dal paese di origine. Secondo i critici i file che documentano le atrocità del sedicente stato islamico sarebbero l’ultimo esempio in una lunga storia di reperti sottratti dai paesi mediorientali.
La corrispondente Rukmini Callimachi, che li ha raccolti, ha dichiarato nelle risposte ai lettori di essere stata assistita dalle forze di sicurezza irachene nel collezionare e preservare i documenti.
Nel rispondere alle critiche il New York Times, ha affermato che il fine dell’iniziativa è stato quello di gettare una luce sul gruppo e rendere i documenti disponibili “sia agli iracheni che al mondo”. (agi)
Oltre 15.000 pagine raccolte dai giornalisti saranno digitalizzate e rese pubbliche