PALERMO – Il ministro-pubblicista Angelino Alfano ha pagato personalmente la quota annuale all’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Oggi a Palermo per inaugurare la nuova caserma dei carabinieri “Uditore”, sorta nell’ex villa di Totò Riina, accanto alla sede dell’Ordine dei giornalisti, in via Bernini, a Palermo, il ministro dell’Interno ha approfittato per pagare la quota del 2015 sulla quale, trascorso abbondantemente il termine del 31 gennaio, sarà stata certamente applicata la mora del 10%.
Angelino Alfano, nato ad Agrigento il 31 ottobre 1970, è iscritto nell’elenco pubblicisti dell’Ordine di Sicilia dal 5 giugno 1990. Alfano ha inaugurato la caserma con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, nella villa che fu l’ultima residenza di Totò Riina da libero (il boss fu arrestato dopo esserne uscito, la mattina del 15 gennaio del 1993).
La caserma è intitolata a due carabinieri vittime di una strage ordinata proprio dal capo di Cosa nostra, quella di via Pipitone Federico del 29 luglio 1983. Quel giorno morirono, assieme al consigliere istruttore Rocco Chinnici e al portiere dello stabile in cui abitava il magistrato, Stefano Li Sacchi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e il carabiniere Mario Trapassi. Proprio a loro è dedicata la nuova struttura e al taglio del nastro hanno assistito i loro familiari ed i parenti delle altre vittime, assieme a Giovanni Paparcuri, unico sopravvissuto della strage, all’epoca autista di Chinnici e poi divenuto uomo-chiave, nel campo informatico, prima col pool antimafia di Giovanni Falcone e poi con quelli della Procura degli anni ’90 e fino a pochi anni fa, quando è andato in pensione. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha donato la bandiera nazionale al comandante della Stazione, il luogotenente Ciro Musto.
Il complesso residenziale di Via Bernini comprende una serie di ville furono confiscate alla mafia nel 2007. Una di esse ospita l’Ordine dei giornalisti dal 2011.
Pubblicista dal 1990, ha approfittato dell’inaugurazione di una caserma a Palermo