ROMA – «Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega è morto sul campo mentre difendeva la sicurezza di Roma. Di tutti quei romani e dei turisti di ogni parte del mondo che ogni giorno attraversano questa città unica eppure ormai piena di insidie e pericoli. Come dimostra il dramma di cui è stato protagonista Cerciello nel cuore della città, in uno dei punti più belli e nevralgici».
Il quotidiano Il Messaggero lancia una sottoscrizione – aperta da una propria donazione – a nome e a beneficio della vedova del vicebrigadiere: la signora Rosa Maria Esilio, che Cerciello aveva appena sposato.
«Il suo sacrificio, che è quello di chi protegge e vigila in silenzio affinché la nostra vita si svolga pacifica e senza pericoli, – sottolinea il Messaggero – è una ferita all’intero Paese e alla sua Capitale che lo aveva accolto da qualche anno. Amato dai colleghi e benvoluto per la sua generosità dai tanti cittadini che con lui hanno avuto contatti, Cerciello è un simbolo dei valori civici che il Messaggero intende difendere. Con l’orgoglio e la passione di chi ama Roma e di chi apprezza chi si spende per il suo bene».
«Il conto corrente – conclude il Messaggero – è già attivo e aperto al contributo di tutti gli italiani (che ringraziamo sin d’ora) che intendono rendere omaggio con un gesto concreto al sacrificio di questo servitore dello Stato che ha perso la vita per la sicurezza di Roma. Dare un colpo all’indifferenza che questo giornale ha sempre denunciato, non solo è possibile ma è anche necessario». (giornalistitalia.it)
IL MESSAGGERO PER ROSA MARIA ESILIO
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