A Ivrea alla manifestazione organizzata dalla fondazione Gianroberto Casaleggio

Il M5S nega l’accesso al giornalista Iacoboni

Da sinistra: Jacopo Iacoboni, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

Da sinistra: Jacopo Iacoboni, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

IVREA – Accesso negato al giornalista Jacopo Iacoboni alla manifestazione organizzata dalla fondazione Gianroberto Casaleggio, a Ivrea, per un ciclo di incontri su innovazione nuove tecnologie. “Ha scritto su Gianroberto cose terribili”, c’è chi ricorda.
A quattro giorni dalla morte fu lo stesso Casaleggio senior a scrivere un post durissimo sul blog di Beppe Grillo, era il 7 aprile 2016: Iacoboni definito “sciacallo” usa “il pretesto delle mie condizioni di salute, note da tempo, per inventare retroscena inesistenti, è fuori dalla realtà sulla gestione del M5s”.Il j’accuse era rivolto ad una ricostruzione in cui si sosteneva che Gianroberto non fosse più in grado di gestire il Movimento e di aver già passato la mano al figlio Davide. La risposta di Casaleggio fu chiara: “Io non mollo”.
La StampaLa direzione de “La Stampa” ha parlato di “un divieto motivato non dalla mancanza di accredito giornalistico, ma ‘per ragioni personali’, come comunicato dall’ufficio stampa del Movimento 5 Stelle facendo riferimento ad articoli scritti da Iacoboni”.
Per il quotidiano torinese “è inaccettabile che a un giornalista, e alla testata che rappresenta, venga impedito di fare il proprio lavoro perché si dissente da ciò che ha scritto. Ed è incomprensibile che ciò avvenga ad opera di una forza politica impegnata nella formazione del prossimo governo e che si fa interprete della necessità del dialogo in una fase politica tanto delicata. Chi lavora per guidare il Paese non deve temere opinioni dissenzienti, anche le più urticanti: è qui che si misura la maturità di un movimento politico”.
SUM#02Circa il negato accesso di Jacopo Iacoboni all’evento SUM#02 dell’Associazione Gianroberto Casaleggio a Ivrea, gli organizzatori comunicano che “il giornalista de La Stampa non ha mai presentato domanda di accredito, né entro i termini stabiliti né tardivamente. Inoltre, in rappresentanza del quotidiano La Stampa era già stato accreditato il giornalista Ilario Lombardo”.
Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine nazionale dei giornalisti, Associazione Stampa Subalpina e Ordine dei giornalisti del Piemonte denunciano che «impedire a un giornalista di accedere ad un evento pubblico, per conto del suo giornale, adducendo “ragioni personali”, non è accettabile e neanche ammissibile. Tanto più se il diniego viene opposto da chi guida un movimento politico che aspira ad assumere la guida del governo del Paese».

Osvaldo Napoli

Osvaldo Napoli

Sindacato e Ordine dei giornalisti sottolineano che «la decisione dell’associazione Gianroberto Casaleggio, presieduta da Davide Casaleggio, di negare l’accesso alla manifestazione Sum#02 a Jacopo Iacoboni, giornalista della Stampa di Torino, facendo chiaro riferimento ad articoli scritti in passato, rappresenta una grave discriminazione, oltre che un chiaro tentativo di negare il diritto di cronaca. Si tratta di episodi sempre più diffusi, e per questo da condannare e respingere da qualsiasi parte provengano. È, altresì, auspicabile che a certi atteggiamenti prevaricatori i giornalisti reagiscano tutti insieme prendendo l’abitudine di abbandonare i luoghi e gli eventi in cui vengano messi in atto comportamenti volti a discriminare i colleghi».
«A Jacopo Iacoboni, giornalista libero e mai partigiano, e alla direzione de La Stampa va tutta la mia convinta solidarietà», afferma il deputato di Forza Italia, Osvaldo Napoli, secondo il quale «impedire a un giornalista di svolgere il suo lavoro con la motivazione che i suoi articoli non sono graditi è un pericoloso campanello d’allarme». «Esso suona – aggiunge Napoli – per la libertà di informazione, bene prezioso da tutelare sempre e in qualsiasi circostanza. Ma suona anche per le garanzie democratiche, perché questo impedimento all’informazione è venuto da una forza politica che si candida alla guida del Paese».

Michele Anzaldi

Michele Anzaldi

Per Osvaldo Napoli «senza strumentalizzare un episodio, soltanto il più recente di una lunga catena, quanto è accaduto a Ivrea è rivelatore della vera natura del M5S, un partito con forti venature autoritarie mal dissimulate dal sorriso perennemente stampato sul viso di Luigi Di Maio». «Chi sostiene come ineluttabile l’alleanza con il M5s – conclude Napoli – troverà in questo episodio materia per una riflessione».
«Davide Casaleggio – afferma, dal canto suo,  il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi – chieda scusa al giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni per avergli impedito di seguire la sua convention, al direttore Maurizio Molinari, al Cdr e a tutti i giornalisti del quotidiano torinese. E si scusi con tutti gli italiani per la sonora menzogna dichiarata ieri al Sole 24 Ore, quando aveva detto che il suo convegno non ha nulla a che fare con il Movimento 5 stelle: una evidente barzelletta».

Anna Rossomando

Anna Rossomando

«Ora a smentirlo – prosegue Anzaldi – c’è anche il caso Iacoboni: il giornalista, infatti, è stato tenuto fuori dall’incontro di Ivrea su decisione dell’ufficio stampa del Movimento 5 stelle, come dice il quotidiano torinese in una nota. Che ne pensa Di Maio, presente a Ivrea? Condivide la lista di proscrizione contro i giornalisti? Non si era mai vista una forza politica che ambisce al governo del paese e caccia i giornalisti dai suoi incontri pubblici».
«L’esclusione di un giornalista da un evento politico a causa di ‘ragioni personali’ – afferma la vicepresidente del Senato Anna Rossomando (Pd) – è un fatto grave che non può essere sottaciuto. Se il ‘futuro’ di cui vuole parlare il M5S è quello in cui si inizia a minare il principio della libertà di stampa garantita dalla nostra Costituzione c’è da preoccuparsi seriamente. Esprimo la mia solidarietà a Jacopo Iacoboni e alla redazione de La Stampa per quanto avvenuto oggi».

Maria Elena Boschi

Maria Elena Boschi

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, esprime la propria «solidarietà al giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni per l’assurda esclusione da un evento politico del M5S: l’ho sentito per esprimergli la mia personale vicinanza. Quello che è accaduto è inaccettabile: la libertà d’informazione resta un principio inviolabile per una democrazia». (agi)
«Piena solidarietà al collega Jacopo Iacoboni, a cui oggi è stato impedito di svolgere il suo lavoro di cronista all’evento Sum#02, organizzato a Ivrea dall’associazione Gianroberto Casaleggio, presieduta dal figlio Davide», viene espressa dal Comitato di redazione de La Stampa.
«Con un comportamento imbarazzante, che ricorda quello dei buttafuori delle discoteche, – denuncia il Cdr – al giornalista è stato negato l’accesso dallo staff dell’organizzazione. Riteniamo gravissimo che il divieto sia stato motivato “per ragioni personali”, come comunicato dallo stesso ufficio stampa del Movimento 5 Stelle, facendo riferimento ad articoli scritti da Iacoboni. Consideriamo inaccettabile e inqualificabile che a un giornalista, e alla testata che rappresenta, venga impedito di fare il proprio lavoro perché si dissente da ciò che ha scritto».
«Questi metodi da pseudo democrazia virtuale e dittatura del Grande Fratello – conclude il Comitato di redazione de La Stampa – non appartengono ai nostri valori e alla nostra cultura. Svolgere attività di censura non è il miglior biglietto da visita per un Movimento che lavora per governare il Paese».
Infine, il Comitato di redazione del Secolo XIX esprime «piena solidarietà al collega Jacopo Iacoboni, a cui è stato impedito di svolgere il suo lavoro di cronista all’evento Sum#02, organizzato a Ivrea dall’associazione Gianroberto Casaleggio, presieduta dal figlio Davide».
«Con un comportamento che ricorda quello dei buttafuori, al giornalista – conclude il Cdr – è stato negato l’accesso dallo staff dell’organizzazione». (giornalistitalia.it)

 

Un commento

  1. Io sono con La Stampa e con Iacoboni. Trovo scandaloso il M5S.

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