I lettori si stringono al fianco della giornalista e dei colleghi al terzo giorno di sciopero

Il licenziamento di Alba Solaro è una vergogna

Alba Solaro

Alba Solaro

MILANO – Sciopero contro il licenziamento ingiusto e immotivato della giornalista Alba Solaro, “figura di riferimento indispensabile per il funzionamento della rivista Marie Claire, la sua identità e qualità”.
Le redazioni di Hearst Marie Claire, al terzo giorno di sciopero contro il licenziamento della collega Alba Solaro, replicano così all’azienda chiedendo l’immediato reintegro sul posto di lavoro della stimata e insostituibile caporedattore centrale della rivista edita da Hearst Magazines Italia Spa.
Una stima incondizionata dei colleghi, che partecipano compatti allo sciopero, e dei lettori che, dal giorno del licenziamento, si sono stretti attorno alla giornalista facendo sentire in modo chiaro e forte il loro netto dissenso nei confronti di una scelta scellerata per la storia della rivista, per la qualità del giornale e, soprattutto, per il vergognoso trattamento di una seria professionista che ha contribuito, assieme alla redazione, a tenere alto il nome della testata.
Riuniti in assemblea, alla presenza dell’Associazione Lombarda Giornalisti presieduta da Paolo Perucchini e della Fnsi rappresentata dal segretario generale aggiunto Anna Del Freo, i giornalisti considerano “inaccettabile la decisione unilaterale dell’azienda” denunciando che “i motivi addotti dall’azienda, che ritiene di poter sopprimere la posizione di caporedattore centrale ricoperta dalla collega Solaro, sono infatti privi di fondamento”.
Marie ClaireL’assemblea e il Cdr ribadiscono il ruolo chiave della collega e, su questo punto, si dichiarano pronti al confronto con l’azienda. “Confronto – sottolineano – che non c’è mai stato, perché l’azienda ha inviato ad Alba Solaro la lettera in cui si avviava la procedura di licenziamento senza averlo comunicato prima alle organizzazioni sindacali e senza aver avviato con Cdr, Fnsi e Alg un incontro sindacale preventivo per esplorare la possibilità di una soluzione non traumatica”.
Le redazioni di Hmc ribadiscono, inoltre, il permanere dello stato di agitazione con blocco degli straordinari, si riservano di utilizzare gli altri due giorni di sciopero deliberati dall’assemblea, oltre a quello già in calendario per oggi, martedì 5 gennaio, e ricordano che “non è consentito in nessun caso l’utilizzo di personale in sostituzione di lavoratori in sciopero”. (giornalistitalia.it)

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