AMEDI (Iraq) – Shukri Zaynadin, videogiornalista del canale televisivo curdo Knnc, è stato è stato trovato morto nei pressi del distretto di Amedi, a 90 chilometri a nordest di Duhok. Quattro giorni prima era stato sequestrato da uno sconosciuto armato.
Ne dà notizia Rete Kurdistan Italia riferendo che il responsabile dell’ufficio della Knnc a Duhok ha dichiarato all’affiliato Movimento del Cambiamento (Gorran) che Zaynadin aveva recentemente ricevuto “minacce da parte delle forze di sicurezza del Partito Democratico del Kurdistan” che gli chiedevano di abbandonare il lavoro presso il canale televisivo curdo.
“Shukri Zaynadin è stato arrestato dalle forze di sicurezza nel 2013 a causa del suo impiego alla Knnc”, riferisce l’emittente, che spiega anche che il giornalista Zaynadin “era stato minacciato nel tentativo di fargli abbandonare il suo lavoro”.
Shurky era un giornalista curdo proveniente da Duhok, provincia controllata dalle autorità del Kdp. Era sposato e aveva otto bambini.
Il 13 agosto 2016 un altro giornalista curdo, Wedat Hussein Ali, corrispondente di un organo di informazione vicino al Partito dei Lavoratoti del Kurdistan (il Pkk), Roj News, era stato trovato morto lungo l’autostrada Duhok-Semel con evidenti segni di tortura.
Metro Center ha documentato la violazione dei diritti di 145 giornalisti nel 2015 mentre nel 2014 erano stati 107. Le violazioni comprendono pestaggi, intimidazioni, detenzioni arbitrarie e assassini.
Secondo gruppi e associazioni locali impegnati nella difesa dei diritti oltre 420 giornalisti sono stati uccisi in Iraq dal 2003. Quest’anno le organizzazioni dei media e dei professionisti sono state frequentemente bersaglio di violenze.
“Era stato minacciato”, rivela la televisione curda Knnc per cui lavorava. Aveva 8 figli