ROMA – Il giornalista Antonino Marcianò, membro del Consiglio di Amministrazione di Enasarco e presidente di Confesercenti Calabria, è stato eletto presidente nazionale di Fiarc, la Federazione Italiana degli Agenti e Rappresentanti di Commercio aderente a Confesercenti.
Calabrese di Reggio Calabria, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine e al Sindacato Giornalisti della Calabria, sottolinea che la “Fiarc si appresta infatti a riscrivere una sua autonoma proposta politico-sindacale che, partendo proprio dalla nostra capacità di interpretare in modo moderno i bisogni e le aspettative di una categoria in grande cambiamento, deve essere capace di disegnare un nuovo possibile futuro per la Fondazione. Un futuro che garantisca e implementi assistenza e previdenza”.
“Rinnoveremo – assicura Marcianò – il patto e l’alleanza con le altre principali sigle, non solo per la gestione della Fondazione, ma anche per disegnare paritariamente un nuovo progetto, che preveda: una sempre maggiore trasparenza, una forte proposta di governo per un cambiamento radicale, una governance condivisa e partecipata, una riforma dello statuto e del regolamento elettorale al fine di ridisegnare un ruolo più attivo e di controllo dell’assemblea dei delegati”.
I primi obiettivi sono ben chiari al presidente Fiarc: “Dare più attenzione alla professionalità degli agenti, ma anche salvaguardare la Fondazione Enasarco per garantire il giusto riconoscimento dei versamenti contributivi, in modo che dalla Fondazione arrivi più welfare. Come pacchetti di assistenza a disposizione degli agenti più giovani e delle donne che pagano di più lo stato anagrafico: se una agente perde il lavoro difficilmente riesce a trovarne un altro. In più i contratti collettivi, al momento, non prevedono l’assistenza integrativa per il periodo successivo alla maternità”.
Un occhio vigile seguirà anche i prossimi passi del Governo, dal quale il neo eletto presidente Fiarc vorrebbe fossero riservati maggiori sgravi per i costi sostenuti. Aggiungendo: “oggi per la macchina la spesa detraibile arriva al massimo a 25 mila euro e per la benzina la detrazione è solo dell’80%. Non basta. Serve di più. Avevamo chiesto di essere parificati agli autotrasportatori ma non siamo stati ascoltati. Per questo motivo serve una maggiore unità delle sigle che rappresentano tutti gli agenti di commercio”.
“Enasarco – conclude Marcianò – grazie all’elezione diretta del suo presidente oggi non è più un carrozzone, c’è più trasparenza e partecipazione alle scelte. Vorremmo che non fosse più percepito come un ente che da le case, ma come quello che gestisce risorse per finanziare assistenza a chi lavora e pensioni eque e sostenibili a chi si ritira”.
Saranno, dunque, questi i temi principali su cui il presidente Marcianò manterrà alta l’attenzione, fissando così, allo stesso tempo, gli obiettivi che dovranno orientare gli atteggiamenti politico-sindacali anche degli organismi dirigenti della Fondazione verso i quali il neo eletto presidente non tralascerà un’attenta osservazione interna.
A Nino Marcianò le più vive congratulazioni dalla Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)
Un pubblicista al vertice Federazione degli Agenti e Rappresentanti di Commercio