IL CAIRO (Egitto) – Il giornalista egiziano Amr Badr è stato rilasciato oggi da una corte penale del Cairo dietro il pagamento di una cauzione di 5 mila sterline egiziane (499 euro). Lo riferisce il quotidiano governativo “Al Ahram”, ricordando che Badr era stato arrestato il primo maggio insieme al collega Mahmud al Saqqa con l’accusa di aver svolto un ruolo di primo piano nelle proteste antigovernative in merito all’accordo per la cessione delle isole di Tiran e Sanafir, sul Mar Rosso, all’Arabia Saudita.
Le accuse sono legate in particolare ad articoli pubblicati dai due giornalisti sul sito “Yanair” (gennaio). Al Saqqa, da parte sua, dovrà comparire in tribunale il 7 settembre prossimo per l’udienza su un’eventuale proroga della custodia cautelare.
Lo scorso primo maggio, i reparti speciali delle forze di sicurezza egiziane hanno condotto un blitz nella sede del sindacato dei giornalisti nel centro del Cairo, arrestando Badr e al Saqqa, entrambi veterani della rivoluzione del 2011 che ha portato alla deposizione del presidente Hosni Mubarak.
Una corte egiziana ha ordinato, inoltre, il rilascio di un avvocato per i diritti civili tenuto in isolamento per oltre cento giorni dopo aver contestato il presidente Abdel Fattah al Sisi.
Malek Adly era stato arrestato dopo un’intervista televisiva in cui criticava la decisione del governo di cedere le due isole di Tiran e Sanafir.
La decisione di trasferire la sovranità delle due isole aveva causato proteste in tutto il paese con decine di arresti e processi nei confronti di attivisti e giornalisti che avevano contestato l’accordo con Riad. (Agi/Nova)
Arrestato il 1° maggio per aver contestato la cessione delle isole di Tiran e Sanafir