Il sindaco al fianco dei lavoratori che hanno lavorato senza contratto di lavoro

Il Giornale di Latina alza bandiera bianca

Il Giornale di LatinaLATINA – Dopo due anni e cinque mesi Il Giornale di Latina alza bandiera bianca. Da oggi, infatti, non sarà più in edicola il quotidiano distribuito in abbinamento prima con Il Tempo e successivamente con La Verità. Aveva iniziato le pubblicazioni il 1° agosto 2014, edito dalla società Enea,  aggiungendosi agli altri due quotidiani cartacei presenti sul territorio, Latina Oggi e Il Messaggero di Latina.
“Apprendiamo della chiusura de Il Giornale di Latina con dispiacere – afferma il sindaco di Latina, Damiano Coletta – in quanto un quotidiano in meno in edicola è sempre una perdita sotto il profilo del pluralismo e del confronto di voci. Lo è ancora di più per il nostro territorio che ha già conosciuto esperienze simili, il Giornale è infatti solo l’ultimo della lista di quotidiani e siti di informazione che nella nostra provincia hanno chiuso i battenti e travolto tanti professionisti che, al di là della congiuntura economica, si ritrovano senza un lavoro e senza spettanze”.
“A nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale – conclude il sindaco di Latina – esprimo sostegno ai redattori, collaboratori e poligrafici della testata la cui storia termina dopo un percorso garantito proprio dal loro impegno e dalla loro passione. L’auspicio è che possano presto rimettersi in gioco dal punto di vista professionale e continuare a praticare il mestiere raccontando quel che accade alla comunità e assicurando il diritto dei cittadini ad essere informati”.
A dicembre, dopo l’ispezione dell’Inpgi, l’Associazione Stampa Romana aveva denunciato pubblicamente la grave situazione di “caporalato” dettata dall’assenza di contratti “neppure i soliti co.co.co, e nessun contributo versato, ma decine di giornalisti impegnati ogni giorno” nella realizzazione del giornale.
“Si tratta – denunciava, infatti, Stampa Romana – di un quotidiano presente nelle edicole di tutta la provincia di Latina e di alcuni centri romani, in cui lavorano decine di giornalisti senza alcun contratto, nonostante la maggior parte di loro svolga attività di redattore. Sullo stesso quotidiano inoltre operano giornalisti che si occupano anche di raccolta pubblicitaria e non giornalisti, ovvero soggetti non iscritti all’albo professionale che quotidianamente curano interi settori del giornale e a volte scrivono anche editoriali. E tutto con il silenzio-assenso dei direttori responsabili”.
Da vedere adesso quanti dei giornalisti saranno assorbiti e, soprattutto, regolarizzati dall’edizione on line del giornale, varata il 28 novembre scorso e attiva nonostante la cessazione delle pubblicazioni cartacee.  (giornalistitalia.it)

 

 

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