GENOVA – Bufera sul Genoa Cricket and Football Club del presidente Enrico Preziosi, che ha attaccato la redazione genovese de la Repubblica per un articolo di calcio mercato sulle trattative con il Milan. «Ancora una volta come si verifica purtroppo spesso di riscontrare – denuncia il Genoa – negli articoli pubblicati su Repubblica – edizione locale, sono riportate notizie basate su una realtà non attinente alla veridicità dei fatti e recanti informazioni fuorvianti per l’opinione pubblica, frutto di congetture prive di fondamento».
«Questo modo di fare disinformazione – attacca ancora la società rossoblù – con cui vengono riempiti gli spazi, avendo come unico bersaglio il presidente Preziosi nella “pagina” a lui quasi quotidianamente dedicata per dare evidenza a notizie false come quelle riferite in data odierna (presunto incontro di mercato con il Milan, proposta per il centrocampista Montolivo, “caso” Perin), rientra nella logica di chi è mosso dallo scopo di seminare discredito e rappresentare situazioni fittizie, che presto saranno controvertite dall’evoluzione dei fatti, non soggetti in ogni caso alle chiacchiere raccolte nei bar».
Non contenta, la società rossoblù «a tale proposito» invita i supporter genoani a «non prestare credito alle bufale che vengono propinate e di pazientare per un tempo minore di quanto si pensi. Si invita, inoltre, il diretto interessato a farsi un esame di coscienza dal punto di vista individuale, ma soprattutto professionale nonostante abbia dimostrato che la vergogna non lo sfiori, confidando magari un giorno in un improvviso ravvedimento perché sinché c’è vita c’è speranza».
Immediata la replica dell’Associazione Ligure dei Giornalisti, guidata dal segretario Alessandra Costante, che «letto con stupore e sconcerto» quanto riportato nel comunicato stampa sul sito del Genoa, «stigmatizza i contenuti e i toni dello stesso, gravemente offensivi e lesivi della dignità professionale del collega Gessi Adamoli e della testata giornalistica la Repubblica che, da sempre, segue con attenzione e obiettività le vicende riguardanti le squadre di calcio genovesi».
Quella speranza di ravvedimento che il presidente Enrico Preziosi augura al collega de “la Repubblica” Adamoli, l’Associazione Ligure Giornalisti «l’ha persa da tempo nei confronti del presidente del Genoa perché, nonostante il passare degli anni Preziosi conferma quale sia la sua idea di giornalismo sportivo, quella di una stampa asservita che non accenna mai un dribbling ma aspetta solo gli assist che arrivano dagli uffici stampa o dalla bocca della verità medesima, quella del presidentissimo appunto. I suoi metodi da catenacciaro non spaventano».
«Non è immaginabile, come forse la società vorrebbe, – denuncia l’Associazione Ligure dei giornalisti – piegarsi a un giornalismo prono ai soli comunicati stampa. Un giornalismo a cui si vorrebbe impedire un’informazione libera, che registra non solo l’ufficialità di un comunicato, ma anche le indiscrezioni che sono la linfa di un lavoro fatto di indagine, di approfondimento e di rispetto delle fonti. Non si possono accettare toni di questo tipo che assumono i contorni di vere e proprie minacce. Il comunicato – conclude l’Assostampa Ligure – è condannabile sia nel merito che nel metodo e amareggia perché colpisce il lavoro di un collega onesto e preparato che, da decenni, segue con passione le vicende sportive genovesi e liguri».
Anche il Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi «stigmatizza il comunicato pubblicato dal sito ufficiale del Genoa in cui la società rossoblù critica con toni forti l’edizione genovese di Repubblica e, senza neppure citarlo, un collega che non ha fatto altro che esercitare il suo diritto-dovere professionale. Questa sconcertante vicenda dimostra, ancora una volta, quale sia il concetto di “informazione” tanto caro al presidente del Genoa: quello dei comunicati stampa e delle “verità ufficiali”, senza dover patire il “disturbo” di critiche, indagini e approfondimenti che sono il sale della libertà di stampa».
«Vale senz’altro la pena di ricordare al Genoa Cfc – sottolinea l’Ussi Liguria – che quando la società si ritiene danneggiata da un articolo di stampa ha davanti a sé due grandi strade, previste dalla legge: la richiesta di rettifica e la querela per diffamazione a mezzo stampa. Non c’è altra via, tantomeno quella dei comunicati velatamente minacciosi». Il Gruppo Ligure Giornalisti sportivi «non accetta comunicati come quello pubblicato dal sito genoano, condannabile sotto ogni punto di vista, anche perché colpisce il lavoro di un collega corretto e ben documentato qual è Gessi Adamoli, veterano della stampa sportiva genovese».
E dopo la replica del Sindacato dei giornalisti, il presidente del Genoa è tornato all’attacco: «Lo sapevo, la mamma ha difeso i suoi cuccioli, anche perché i cuccioli assomigliano molto alla mamma». (giornalistitalia.it)