MANTOVA – In futuro saranno i quotidiani locali a “dare respiro a quelli nazionali perché legati al loro territorio e, quindi, capaci di vincere la concorrenza anche con gli altri strumenti di informazione che stanno venendo avanti”. Lo ha detto il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini che, a Mantova per la riapertura della Camera degli sposi a palazzo Ducale, ha inaugurato anche il nuovo museo permanente della Gazzetta di Mantova allestito nella sua sede.
“Nel mondo della globalizzazione in cui lingue e culture si mescolano – ha detto il ministro – avere la capacità di conservare identità e radici è un meccanismo intelligente per affrontare una stagione inedita con le sue sfide”. Ad accogliere il ministro il direttore Paolo Boldrini che ha ricordato come il museo nasca dalla mostra sui 350 anni del quotidiano più antico d’Italia, allestita a palazzo Te lo scorso anno.
Il direttore ha letto, inoltre, un telegramma di auguri inviato dalla presidente della camera Laura Boldrini, che sottolinea che “il percorso espositivo, nel raccontare la storia del giornale, racconta quella della sua gente e del suo territorio”. “Il museo racconta un’avventura straordinaria dell’editoria italiana durante 350 anni, iniziata con i Gonzaga e che tuttora prosegue con la Finegil del Gruppo Espresso Repubblica – ha detto il direttore –, un’avventura fatta di passione di sacrificio”. Il direttore ha, infine, donato a Franceschini una copia originale della Gazzetta di Mantova del 1840. (Ansa)
Dal 3 aprile il museo sarà aperto al pubblico dal martedì al sabato, dalle 9.30 alle 18.30, con ingresso libero. Le scuole o i gruppi possono prenotare una visita telefonando alla segreteria del giornale in orari d’ufficio (0376 – 303202).
Il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini alla Gazzetta di Mantova