ROMA – Il fronte del “sì” starebbe pensando a un ricorso all’Agcom contro i giornalisti schierati. Secondo quanto apprende l’Agi, il Pd e il Comitato “Basta un sì” stanno valutando la possibilità di un esposto ad Agcom (già contattato un pool di avvocati) perché – questa la tesi – non viene rispettata la par condicio. Il ricorso sarebbe diretto contro quei giornalisti che, come Marco Travaglio, partecipano a trasmissioni in veste di opinionisti sponsorizzando il “no” a tutto campo.
Ci sarebbe anche in ballo un ricorso dal fronte del “no” del costituzionalista Valerio Onida: il giudice di Milano deciderà se investire la Corte Costituzionale della richiesta del giurista di una pronuncia sulla legittimità costituzionale della legge istitutiva del referendum.
«La storia ci insegna che si deciderà tutto l’ultima settimana», ha pronosticato giovedì Matteo Renzi. Ecco perché – vicenda terremoto a parte – il premier sta concentrando la sua attenzione su come incentrare il rush finale della campagna elettorale. Alla ricerca di un “colpo d’ala”.
C’è, spiegano fonti parlamentari renziane, chi gli dice di concentrare lo sprint su se stesso, chi gli suggerisce di andare nella direzione opposta. Ma dipenderà anche da come andranno la manifestazione di sabato e la Leopolda. Poi la vigilia del voto coinciderà con l’approdo della legge di Bilancio in Aula alla Camera e magari qualche colpo di teatro potrebbe arrivare prima della “chiusura” per una settimana del Parlamento. (Agi)
Starebbe valutando un esposto all’Agcom per Marco Travaglio e altri opinionisti