Al 31 dicembre 2020 il risultato contabile è negativo di 19 milioni 452mila 677 euro

Il Fondo Immobiliare Inpgi perde quasi 8 milioni

ROMA – La Relazione di Gestione del Fondo Immobiliare Inpgi “Giovanni Amendola” chiude, al 31 dicembre 2020, con un risultato contabile negativo pari a 19 milioni 452mila 677 euro che depurato delle svalutazioni immobiliari (10 milioni 693mila 707 euro) e delle svalutazioni della partecipazione totalitaria nel Fondo Inpgi Hines (1 milione 48mila 402 euro), determina una perdita di 7milioni 710mila 568 euro.

Marina Macelloni e Mimma Iorio, presidente e direttore dell’Inpgi e componenti del Comitato di Comparto del “Fondo Inpgi – Giovanni Amendola” (foto Giornalisti Italia)

Il risultato, inoltre, è determinato principalmente dai seguenti fattori:
• ricavi per canoni di locazione ed altri proventi immobiliari per euro 16.097.902, in diminuzione rispetto al 2019 (euro 19.153.447) in seguito alle dismissioni di immobili locati effettuate sul finire del 2019 e nel 2020;
• costi per la gestione degli immobili ed imposte comunali per euro 18.747.082, in diminuzione rispetto al 2019 (euro 21.422.975), per effetto delle numerose dismissioni immobiliari effettuate al netto delle manutenzioni straordinarie avviate sull’immobile di Roma via dei Giornalisti 55 e sull’immobile di Roma via Chini;
• oneri di gestione del Fondo ed altri oneri al netto degli altri ricavi pari ad euro 2.995.417, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 (euro 3.772.330), per effetto principalmente della diminuzione della commissione SGR e di partite straordinarie sostenute nel periodo precedente collegate principalmente a crediti verso conduttori divenuti inesigibili.

L’immobile di Lungotevere de’ Cenci a Roma (che negli anni scorsi ha ospitato la sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti) è stato venduto per 29 milioni di euro

In tema di dismissioni, da evidenziare che il pacchetto direzionale composto da sei asset localizzati a Roma (Via del Quirinale 21, Via delle Quattro Fontane 147, Lungotevere de’ Cenci 6, Via U. Novaro 32, Largo L. Loria 32 e Via del Fornetto 85) si è concluso con l’assegnazione dei due fabbricati di Via del Quirinale 21 – Via delle Quattro Fontane 147 e la vendita, nel luglio 2017, al prezzo complessivo di 60 milioni di euro. Nel marzo 2020, invece, è stato firmato il rogito per la vendita dell’immobile di Lungotevere de’ Cenci (ex sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti) al prezzo di 29 milioni di euro.

Un immobile dell’Inpgi in via dei Giornalisti

Nel 2019, inoltre, sono stati dismessi un piccolo appartamento in via delle Vigne Nuove 96 e il fabbricato di Via Orazio 21, nei pressi di piazza Cavour, mentre nel 2020, oltre al direzionale di Lungotevere de’ Cenci 5/8, sono stati ceduti un fabbricato residenziale a Cagliari, in Piazza Salento 8-9, e la porzione direzionale di Bologna – Via San Giorgio 6.
Da evidenziare che, al 31 dicembre 2020, il patrimonio immobiliare del Fondo è valutato dalla SGR 675 milioni 783 mila 100 euro, «in linea con quanto valutato dall’Esperto Indipendente, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto delle vendite del periodo e della svalutazione». Dalla relazione si apprende anche che «la SGR ha conferito a Rina Value Services spa l’incarico di Esperto Indipendente per la valutazione degli immobili del Fondo».
Il Comitato di Comparto unico del “Fondo Inpgi – Giovanni Amendola” è formato da Marina Macelloni, Daniela Dirceo, Pietro Ricci, Stefano Polli, Roberta D’Angelo e Mimma Iorio. Il settimo componente previsto non è stato, invece, ancora nominato dal Consiglio di amministrazione dell’Inpgi. (giornalistitalia.it)

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