BARI – L’Assemblea dei redattori del Corriere del Mezzogiorno Puglia respinge con fermezza il piano consegnato dall’azienda agli organismi sindacali il 21 settembre scorso. Le previsioni del documento offendono e umiliano la dedizione, l’impegno e i tanti sacrifici sopportati dalla redazione nei 15 anni che sono trascorsi dalla fondazione del giornale ad oggi.
Il piano costituisce un danno all’intera comunità pugliese perché mutila, riduce il giornale a poco più che un foglio e mette in forse la presenza di un contributo di informazione locale alla completezza e al prestigio del Corriere della Sera.
L’Assemblea esprime quindi stupore per il marcato squilibrio – tra articolazioni aziendali diverse – con cui l’editore vorrebbe ripartire il contenimento dei costi, facendo gravare sulla redazione di Bari gran parte dei sacrifici, senza peraltro aver prima aggredito una serie di sprechi che andrebbero eliminati.
L’Assemblea chiede il ritiro del piano e la sua riformulazione d’intesa con la direzione, della cui voce non si può fare a meno in questa delicata fase della vita del giornale e proclama lo stato di agitazione affidando al Comitato di redazione 10 giornate complessive di sciopero.
I due giorni di astensione dal lavoro, precedentemente indetti, vengono congelati in virtù dell’immediata convocazione delle parti, chiesta dalla Federazione della Stampa e rapidamente accordata dall’azienda, per il prossimo 29 settembre a Roma.
L’Assemblea dei redattori del Corriere del Mezzogiorno Puglia