MILANO – Il presidente Angelo Massimino non voleva fare differenze: i guanti non solo al portiere ma a tutti i giocatori. Nereo Rocco rispondeva a capitan Cesare Maldini che la formazione prescelta per l’imminente gara era “Cudicini in porta e gli altri fuori con uno avanti che fa gol”.
Alla formazione di Nils Liedholm da mandare in campo serviva l’approvazione del mago Mario Maggi. E poi il linguaggio arabo dell’allenatore Franco Scoglio, le battute ironiche di Vujadin Boskov e tante notizie, aneddoti e curiosità sono contenute nel libro “I protagonisti del Calcio romantico” (246 pagine, 20 euro) scritto dal giornalista Marco Lanza e pubblicato dalla casa editrice Nardini di Firenze.
Erano gli anni belli del calcio italiano, anni ‘60,’70, ’80, periodo in cui questo sport divertiva veramente gli spettatori allo stadio e i telespettatori alla televisione. Con l’avvento della “zona totale” è cambiato tutto. Molte squadre giocano raggruppate in un fazzoletto di campo con passaggi di prima e la tattica imparata a memoria.
Come scrive il più stimato di sempre telecronista della Rai, Bruno Pizzul, nella prefazione, «Quel calcio era a cominciare dal gioco più appagante».
Le successive evoluzioni tattiche, con la progressiva avanzata della zona a intasare spazi e raddoppiare marcature lo hanno indispettito spegnendo i duelli uno contro uno a tutto campo e privilegiando una sorta di “non gioco”. Praticamente sul campo la geometria ha preso il sopravvento sulle capacità tecniche di molti calciatori. Di spettacolo se ne vede pochissimo e a divertire gli amanti del bel calcio sono rimaste solo sporadiche azioni di pochi campioni, che qualche volta disattendono le direttive tattiche, che prevedono determinati movimenti e si affidano al loro estro. Ed ecco lo spettacolo.
Non è stato facile ma Marco Lanza ha selezionato 48 calciatori che sono stati i veri protagonisti di quello che ha definito “il calcio romantico”.
Campioni che per la loro tecnica, bravura, estro e capacità hanno caratterizzato la loro epoca rendendo quel calcio ricco di emozioni. Personaggi sempre disponibili con la stampa e liberi di rilasciare dichiarazioni che a volte facevano discutere intere settimane.
Ci sono poi i ricordi personali dell’autore che, per più di vent’anni, ha seguito da vicino, da giornalista per conto di Telemontecarlo, molti di questi campioni, frequentandoli ed apprezzandone oltre alla loro abilità sportiva anche il loro lato umano.
Molte pagine sono dedicate alle dichiarazioni indimenticabili di personaggi del mondo del calcio e non ed infine l’albo d’oro commentato del nostro calcio: dall’inizio fino agli anni ’90 che ha coinciso con l’arrivo della zona totale. 100 anni di storia che hanno segnato l’evoluzione del nostro calcio. Un periodo romantico che non tornerà mai più. Oltre alla prefazione di Bruno Pizzul ci sono anche i commenti di Cesare Prandelli, Aldo Serena e Luigi Colombo. (giornalistitalia.it)
CHI È MARCO LANZA
Giornalista Professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 19 luglio 1982, Marco Lanza dal 1976 al 1981 è stato direttore responsabile di Cantivù, una delle prime tv private italiane con sede a Cantù.
Nel 1981 è arrivato a Telemontecarlo, oggi La7 e per 21 anni si è occupato di sport. Da inviato e telecronista ha seguito cinque mondiali di calcio, quattro Europei e quattro Olimpiadi. Ha commentato anche due mondiali di basket e gli incontri europei di coppa delle squadre di club italiane, soprattutto Inter, Milan e Juventus, e quelle della Nazionale. Ha seguito anche ciclismo e automobilismo.
Nel 2001 è passato alla redazione News di La 7 seguendo la cronaca politica e gran parte dei processi più importanti che si sono celebrati in Italia. Ha tre grandi hobbies: adora giocare a Calcio partecipando con “ Solidarietà è…” ai vari incontri organizzati per beneficenza, senza trascurare la sue grandi passioni: il ballo e il golf. Attualmente è, infatti, inviato di Golf Television. È socio promotore e fondatore del sindacato dei giornalisti Figec Cisal, di cui è consigliere nazionale. (giornalistitalia.it)