A Sant’Agata di Puglia presentato il progetto promosso dalla Figec Cisal

Il Brindisi del Ritorno degli italiani all’estero

La delegazione Figec Cisal incontra l’Amministrazione Comunale di Sant’Agata di Puglia. Da sinistra: Ugo Iezzi, il sindaco Pietro Bove, Donato Fioriti e Silvia Farnese

SANT’AGATA DI PUGLIA (Foggia) – “Brindisi del Ritorno”, a Sant’Agata di Puglia in provincia di Foggia, per offrire un contributo artistico, sociale ed economico al ritorno in patria degli italiani all’estero, ovvero l’Italia che, tra emigranti e discendenti, conta nel mondo circa 80 milioni di persone. Un “brindisi”, speciale e sentimentale, che accompagna il cosiddetto “turismo di ritorno”, ovvero i viaggi verso il nostro Paese di italiani e italo-discendenti residenti all’estero alla scoperta delle proprie origini. Dopo il “2023 Anno del Turismo di Ritorno. Alla Scoperta delle Origini”, rivolto agli oltre 6 milioni di nostri connazionali residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero, il 2024 celebra, infatti, L’Anno delle Radici”. Un progetto aperto, creativo e plurale, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
A Sant’Agata di Puglia, in occasione dell’incontro, una delegazione della Figec Cisal, composta dai giornalisti Donato Fioriti, Ugo Iezzi e Silvia Farnese, ha incontrato il sindaco Pietro Bove. Il capo delegazione Donato Fioriti, consigliere nazionale della Figec Cisal, nel portare il saluto del segretario generale Carlo Parisi, ha presentato i doni caratteristici provenienti da Chieti (liquore artigianale Corfinio) e Pescara (i parrozzi dannunziani), mentre Ugo Iezzi (Figec Chieti) ha illustrato il “manifesto” del progetto “Il Brindisi di Ritorno” che accompagni il ritorno dei nostri connazionali nel Bel Paese alla riscoperta della terra dei loro avi.
“Il Brindisi del Ritorno” vuole essere, pertanto, un momento di festa, di progetto e di partecipazione da celebrare in tutti i borghi italiani, nonché in tutte le aziende della ristorazione (trattorie, bar, enoteche, cantine, alberghi) del territorio, che decideranno di dedicare più attenzione ed attività mirate agli italiani di prima, seconda, terza e quarta generazione che torneranno in Italia per riscoprire la propria identità familiare e per conoscere la propria storia genealogica.
I migranti italiani, quando sono partiti per raggiungere tutte le località del mondo, hanno portato con loro in valigia gli elementi e gli ingredienti della loro terra. Il cibo, assieme al vino, è stato il principale baluardo di familiarità nel mondo nuovo, un fattore importante di identità culturale nel processo migratorio che è partito fin dalla metà dell’Ottocento ed ha interessato tutti i continenti. Un fenomeno epocale che ha rappresentato il ponte ideale verso le proprie radici, i propri affetti, i propri luoghi. Un legame che, non a caso, è stato il filo conduttore dell’antologia curata dal giornalista Ugo Iezzi e intitolata “Italia bella mostrati gentile. Storie di emigrazione e alimentazione” (Tabula fati, 2023, Chieti).

Donato Fioriti, Ugo Iezzi, Pietro Bove e Giuseppe De Lillo

Sulla “Terrazza del Marchese” di Sant’Agata di Puglia, la delegazione Figec Cisal ha, quindi, spiegato l’intenzione di «promuovere in tutti gli angoli del mondo questa nuova testimonianza, sociale e culturale, per incentivare e diffondere “Il Brindisi del Ritorno” anche per un riconoscimento simbolico delle comunità più virtuose che organizzeranno la cerimonia del ricordo da incorniciare in maniera meravigliosa e da custodire negli anni in avvenire.

Donato Fioriti

Un turismo, di rinnovata programmazione e di popolare diffusione, che si esalti nella cerimonia de “Il Brindisi del Ritorno”, come occasione di opportunità culturale, sociale, economica di sicuro interesse per i territori che producono qualità, riaffermandone identità e stimolandone apertura e innovazione. E come messaggio solenne e salutare per augurare come dicevano i latini, “Bene vos, bene nos, bene te, bene me”».
In cantiere, inoltre, un evento con Figec Cisal, Fige (Cipas) e Cim per riscoprire, attraverso percorsi emozionali, i luoghi delle radici e della memoria collettiva e familiare del mondo della pastorizia del cosiddetto “Tratturo Magno” (Abruzzo, Molise, Puglia).
“Il Brindisi del Ritorno”, insomma, vuole essere, un modo per far rivivere l’antica saggezza popolare agro-silvo-pastorale di una comunità che intende inaugurare una nuova stagione dell’accoglienza, della fratellanza, del rispetto e dell’amore nei confronti dei borghi italiani. (giornalistitalia.it)

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