Lanciata a Mogadiscio dal presidente Mjahed assieme a Faruk (Nusoj) e Ibrahim (Faj)

Ifj per la sicurezza dei giornalisti in Africa

Omar Faruk (Nusoj), Younes Mjahed (Ifj) e Sadiq Ibrahim (Faj)

MOGADISCIO (Somalia) – Una campagna sulla sicurezza dei giornalisti africani è stata lanciata oggi a Mogadiscio, in Somalia, dalla Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) in collaborazione con la Federazione dei giornalisti africani (Faj).
Ad annunciare l’iniziativa è stato il presidente dell’Ifj, Younes Mjahed, in occasione della 5ª Assemblea generale dell’Unione nazionale dei giornalisti somali (Nusoj), nel corso della quale è stato informato sui rischi che devono affrontare i colleghi somali.
Affiancato dai presidenti di Nusoj e Faj, Omar Faruk e Sadiq Ibrahim, Mjahed ha avuto anche modo di apprendere direttamente dalle famiglie delle vittime l’assoluta necessità di sicurezza per porre fine all’impunità diffusa per i crimini commessi contro i giornalisti.
“La Somalia – ha sottolineato il presidente dell’Ifj – è stata, per molti anni, al centro della campagna della Federazione internazionale dei giornalisti per la sicurezza nei media perché è un paese in cui i giornalisti sono gravemente minacciati e persino assassinati nella più completa impunità”. “Oggi – ha aggiunto Mjahed – lanciamo la nostra campagna per la sicurezza dei giornalisti con il nostro gruppo continentale Faj e ci impegniamo a sottoporla all’attenzione dell’Unione Africana e dei governi africani per insistere sulla necessità di sostenere la sicurezza dei giornalisti nel continente e di identificare e perseguire i responsabili degli attacchi ai giornalisti”.
“Continueremo – ha assicurato Mjahed ai giornalisti somali – ciò che abbiamo iniziato a livello internazionale, ovvero convincere gli Stati membri delle Nazioni Unite a sostenere e adottare una convenzione internazionale guidata dall’Ifj per la protezione e la sicurezza dei giornalisti. Chiediamo, infatti, l’adozione di un provvedimento efficace per indagare sui crimini commessi contro i giornalisti e punire i criminali. Siamo stati a New York e Ginevra per sostenere questo grande progetto e lo porteremo all’attenzione di tutta l’Africa e del resto del mondo”.
“A livello africano, – ha ricordato il presidente dell’Ifj – siamo stati diverse volte al quartier generale dell’Unione Africana, insieme al nostro fratello Omar Faruk, segretario generale del Nusoj. Abbiamo sollevato ai leader del continente la necessità di proteggere i giornalisti e stiamo preparando con la Faj una campagna diretta ai governi africani per porre fine all’impunità dilagante”.
“Consideriamo ogni atto di violenza contro i giornalisti – ha concluso Younes Mjahed – come un crimine che deve essere preso sul serio dai governi e seguito da adeguate indagini e punizioni per gli autori”.
Non a caso, la Federazione internazionale dei giornalisti considera la Somalia come uno dei posti più pericolosi al mondo in cui esercitare la professione giornalistica. E senza dimenticare che, negli ultimi sette anni, sono stati 78 i giornalisti assassinati in Africa. (giornalistitalia.it)

 

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