URBINO (Pesaro–Urbino) – Un corso sul rischio di manipolazione dei media da parte dei social e come evitarlo: l’Istituto per la formazione al Giornalismo di Urbino ha deciso – primo in Italia – di inserire nel suo piano di studi una serie di appuntamenti dedicati a quello che è uno dei più recenti rischi del mondo dell’informazione, che convive ma si sviluppa anche indipendentemente dal fenomeno drammatico delle fake news.
«Nel corso degli ultimi anni – spiega Lella Mazzoli, direttrice dell’Ifg – abbiamo assistito all’emergere di una nuova forma di manipolazione dei media. Si tratta di una vecchia etichetta che assume un nuovo significato. Non si tratta tanto di come i media manipolano l’opinione pubblica, ma come essi viceversa sono soggetti ad essere manipolati attraverso attività mirate che hanno luogo in rete spesso attraverso i social media».
«Consapevoli che per il giornalista del futuro riconoscere queste ed altre forme di manipolazione sarà una delle competenze centrali, – fa notare l’Ifg nel dare la notizia del corso – così che si possa in maniera trasparente e responsabile decidere attentamente cosa amplificare o no, l’Istituto ha deciso di affrontare la questione di petto, appunto con dei seminari teorico-pratici che saranno tenuti da docenti e ricercatori del LaRiCA, il Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata – Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”».
Di questo problema, non a caso, – riporta l’Ifg – parla a lungo un recente report intitolato “The Oxygen of Amplification” pubblicato da Data&Society. Il corso sul rischio di manipolazione dei media da parte dei social network – rimarca l’Ifg di Urbino – partirà dalla guida tattica che è parte di questo report e avrà come premessa necessaria la consapevolezza della centralità di questo tema etico per il buon funzionamento e la reputazione del sistema dell’informazione del nostro Paese. (giornalistitalia.it)