FIRENZE – È un marchigiano di 45 anni, residente ad Ancona, il tifoso della Fiorentina identificato dai poliziotti del commissariato di Empoli (Firenze) come il molestatore di Greta Beccaglia, l’aspirante giornalista (non è ancora iscritta all’Ordine) di Toscana Tv che, sabato scorso, è stata palpeggiata all’esterno dello stadio di Empoli mentre era impegnata in una diretta televisiva della trasmissione “A tutto gol”. L’uomo è stato denunciato alla Procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo di indagine.
Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, ha espresso «vicinanza e solidarietà» a Greta Beccaglia «perché è stata vittima di un episodio del genere, ma soprattutto fermezza nel chiedere che non ci sia impunità. Non è accettabile che accadano cose del genere soltanto perché si sta a ridosso della curva di uno stadio».
Per il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, «bene ha fatto Greta Beccaglia a sporgere denuncia querela per i gravissimi episodi di molestie, di cui c’è testimonianza video, verificatisi nei suoi confronti in prossimità dello stadio di Empoli. Intanto tutta la mia personale solidarietà va alla donna ed alla professionista, siamo tutti con lei e contro questa barbarie ingiustificabile. Ho sentito il questore di Firenze che mi ha preannunciato che di qui a poco sarà emesso un provvedimento di Daspo nei confronti di un uomo, identificato come quello che si è reso responsabile di quei gesti insopportabili, dì cui si conoscono ora le generalità».
«Un grazie dunque – conclude Sibilia – alle forze dell’ordine per la tempestività con la quale hanno agito per individuare il molestatore nel più breve tempo possibile, anche per dare il segnale inequivocabile che tali episodi non sono socialmente accettabili».
Al centro delle polemiche anche il giornalista Giorgio Micheletti, conduttore della trasmissione di Toscana Tv. All’agenzia di stampa Adnkronos si è giustificato così: «Il mio comportamento, in quei frangenti, è stato teso solo a difendere Greta, a evitare che potesse accaderle qualcosa di peggio. Non volevo che avesse una reazione emotiva negativa in un momento di particolare stress».
Nei suoi confronti l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha parlato di «episodio gravissimo» perché «chi era in studio, invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a “non prendersela”. Verso di lei non è stata sentita nessuna parola di solidarietà da parte del conduttore».
«Non volevo assolutamente minimizzare l’accaduto – spiega Micheletti – o normalizzare la molestia. Posso aver sbagliato ad usare quelle parole, e me ne scuso se sono stato frainteso, ma il mio obiettivo era solo quello di difendere e sorreggere Greta perchè non avesse una reazione che dal punto di vista emotivo poi non poteva controllare in diretta. Aveva su di lei la pressione psicologica di dover gestire una diretta televisiva. Poi nessuno ha guardato come è continuata la trasmissione. A un certo punto Greta ha parlato di un “uomo”, ma io le ho detto che l’autore di quella molesta era solo un “essere”».
«Se l’Ordine dei Giornalisti – conclude Micheletti – riterrà che il mio comportamento non è stato corretto, mi atterrò alle decisioni che verranno prese: io sono sempre stato estremamente rispettoso delle regole della deontologia professionale. Personalmente poi non ho mai derogato sui valori umani e professionali».
Solidarietà a Greta anche dal presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, che l’ha invitata in tribuna quale «segnale di vicinanza nei suoi confronti e di condanna per quanto avvenuto».
In un’intervista al Quotidiano Nazionale, Beccaglia ha confermato che sarà allo stadio per le interviste di Fiorentina-Sampdoria. «Quello che è accaduto – racconta la vittima dell’aggressione – dimostra quanto siamo indietro nel rispetto minimo fra i sessi».
Greta ha ricevuto «una valanga di messaggi di solidarietà, soprattutto dagli uomini», ma si chiede: «Stavolta è successo davanti alla telecamere. Quante altre ragazze ogni giorno subiscono violenze simili nel silenzio più assoluto?». A quotidiano La Stampa si è detta, inoltre, «disorientata, sconvolta» per la molestia, ma soprattutto per «l’indifferenza» attorno a lei: «Tutti vedevano, nessuno diceva niente. Io, nonostante tutto, sono fortunata. Posso far arrivare forte il messaggio per tutte».
L’emittente Toscana Tv, infine, dissociandosi «da tutte le reazioni che tendono a minimizzare l’accaduto», si schiera al fianco di Greta Beccaglia e per bocca del direttore Marco Talluri denuncia: «Un gesto orribile e oltraggioso. Ogni giorno è #25novembre finché vivremo questi momenti medioevali. L’episodio andato in onda in diretta non è stato l’unico di cui è stata vittima la giornalista e non possiamo accettare di stigmatizzare questi comportamenti come
goliardate o atteggiamenti da dover mettere in conto. Si tratta di modi di pensare maschilisti che vanno chiamati con il loro nome: molestie».
Toscana Tv «sarà al fianco di Greta in qualunque azione voglia intraprendere. Non è accettabile che una donna, o qualunque persona, possa sentirsi minacciata in qualsiasi modo nello svolgere il suo lavoro». (giornalistitalia.it)