ROMA – Non serve un maquillage al Jobs act per evitare il referendum. È auspicabile che il governo intervenga in profondità e con decisione per cancellare tutte le forme di lavoro atipico che forniscono un quadro di legalità a situazioni di sfruttamento e precarietà dilagante.
L’intervento sui voucher non basta: è necessario correggere la normativa sui contratti di collaborazione coordinata e continuativa, diventati i voucher del settore giornalistico.
La facilità di accesso a questo strumento continua a creare abusi consentendo a molti editori di mascherare lavoro giornalistico subordinato aggirando le norme del contratto nazionale e lo
stesso Jobs act.
La diffusione di forme di lavoro senza diritti e senza tutele nel settore editoriale rappresenta un’emergenza non soltanto per la dignità e il decoro della professione e delle persone che la esercitano, ma anche e soprattutto per il sistema democratico, perché indebolisce la qualità dell’informazione, bene supremo di ogni democrazia compiuta. Il governo non può continuare a girare la testa dell’altra parte.
Raffaele Lorusso
Segretario Generale Fnsi