FUCECCHIO (Firenze) – Premio alla Carriera a Massimo Fini e Premio Giovani a Mirella Molinaro. Sono loro i vincitori della VII edizione del Premio di Scrittura Indro Montanelli che verranno consegnati, nell’autunno prossimo, alla Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio.
Massimo Fini, di padre toscano e madre russa, è nato sul lago di Como il 19 novembre 1943. Dopo la laurea a pieni voti in giurisprudenza, ha lavorato come impiegato alla Pirelli, copywriter, pubblicitario, bookmaker, giocatore di poker. Arriva al giornalismo nel 1970 a l’Avanti!, dove segue come cronista i più importanti fatti di criminalità politica di quegli anni (omicidio Calabresi, morte dell’editore Giangiacomo Feltrinelli, processo per la strage di Piazza Fontana). Passa, quindi, all’Europeo e successivamente, nei primi anni ’80, è animatore del mensile di politica e cultura Pagina in cui si sono formati alcuni dei più noti intellettuali e giornalisti d’oggi, da Ernesto Galli della Loggia a Paolo Mieli, da Giuliano Ferrara a Pier Luigi Battista a Giampiero Mughini.
Nel 1982 entra al Giorno, come inviato ed editorialista, cominciando una solitaria battaglia contro la partitocrazia. Come inviato viaggia in Europa, negli Stati Uniti, in Unione Sovietica, in Egitto, in Israele, in Libano, in Giordania, nell’Iran di Khomeini, in Sudafrica. Nel 1985 rientra all’Europeo come inviato ed editorialista e vi tiene per 11 anni la principale rubrica del giornale, Il Conformista.
Nel 1992 lascia Il Giorno per L’Indipendente di Vittorio Feltri che, però, non segue quando quest’ultimo passa al Giornale di Berlusconi. Attualmente lavora per Il Fatto Quotidiano, il Gazzettino e dirige il mensile La Voce del Ribelle.
Ha partecipato, insieme a Daniele Vimercati, alla rifondazione del Borghese, storico settimanale fondato da Leo Longanesi. Nel suo deambulare alla ricerca di spazi liberi ha collaborato con quasi 100 testate.
Ha pubblicato: La Ragione aveva Torto? (Camunia 1985, ripubblicato da Marsilio in edizione tascabile nel 2004); Elogio della guerra (Mondadori 1989 e Marsilio 1999); Il Conformista (Mondadori 1990); Nerone, 2000 anni di calunnie (Mondadori 1993); Catilina, ritratto di un uomo in rivolta (Mondadori 1996); Il denaro, sterco del demonio (Marsilio 1998); Dizionario erotico, manuale contro la donna a favore della femmina (Marsilio 2000); Nietzsche, L’apolide dell’esistenza (Marsilio 2002), Il vizio oscuro dell’Occidente (Marsilio 2003); Sudditi (Marsilio 2004); Il Ribelle dalla A alla Z (Marsilio 2006); Ragazzo. Storia di una vecchiaia (Marsilio 2007); Il dio Thot (Marsilio 2009); Senz’anima (Chiarelettere 2010); Il Mullah Omar (Marsilio, aprile 2011), biografia controcorrente del leader dei Talebani. È stato anche attore e autore dell’opera teatrale Cyrano, se vi pare per la regia di Eduardo Fiorillo.
Mirella Molinaro. È nata 33 anni fa a Cosenza. Si è laureata nel 2005 in Scienze della comunicazione a Salerno. Giornalista professionista dal 2011, è iscritta all’Ordine e al Sindacato Giornalisti della Calabria. Attualmente è giornalista del sito web www.corrieredellacalabria.it, cronista di nera e giudiziaria e collaboratrice dell’agenzia di stampa Il Velino Igv. Collabora saltuariamente con Panorama. Il premio le è stato assegnato per una serie di articoli sul lavoro giovanile pubblicati sul Corriere della Calabria.
Per l’edizione 2015 il tema del Premio (Sezione Giovani) era “Giovani: lavoro, innovazione, mobilità” ed una menzione speciale è stata riservata ai giovani giornalisti Valentina Calzevara e Daniele Bellocchio.
La giuria per l’edizione 2015 era composta da Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca; Paolo Mieli in rappresentanza della Fondazione Corriere della Sera; Marco Ballarini per la Biblioteca Ambrosiana di Milano; Giovanni Sartori, accademico dei Lincei (Classe Scienze Morali); Ferruccio de Bortoli delegato dal presidente della Fondazione Montanelli Bassi.
Il Premio di scrittura è stato istituito dalla Fondazione Montanelli Bassi nel 2001 per ricordare Indro Montanelli, giornalista, storico e narratore. È organizzato con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Fucecchio, ha cadenza biennale ed è dedicato al giornalismo, alla divulgazione storica e alla memorialistica.
Il Premio alla carriera per chi, avendo oltre 35 anni, abbia già acquisito larga notorietà nell’ambito del giornalismo consiste in una targa d’argento. Il Premio Giovani per chi, avviato alla professione giornalistica, abbia un’età inferiore a 35 anni, frutta al vincitore 7500 euro.
Una targa “alla Carriera” di Massimo Fini. “Giovani”: 7500 euro a Mirella Molinaro