TORINO – “Percorsi Sindonici” è il Service Lions del distretto 108-Ia1, insieme con i Lions Club del Distretto francese 103-Cs, basato sul progetto dell’associazione ChaTo (Chambery – Torino in viaggio con la Sindone) di cui è presidente Franca Giusti, giornalista e autrice del libro Pellegrinaggio d’autore ovvero le vie sindoniche.
Presentato dal vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Ezio Ercole, Percorsi Sindonici è il primo progetto concreto che riunisce le antiche terre dei Savoia, quei monti da dove ebbe origine la storia d’Italia e da dove passarono i Duchi per trasferire la capitale, da Chambery a Torino, e la Sindone.
Entro Natale sarà tracciato anche il tratto francese che arriva a Chambery, con frecce e segnavia lungo le strade sabaude del XVI secolo, così come ora sono già tracciate, grazie all’intervento del Club Alpino Italiano, le strade da Bessan a Torino, attraverso la valle d’Ala e la val di Viù.
Furono due i due viaggi della Sindone nel XVI secolo al seguito della famiglia ducale che si era trasferita da Chambery a Torino per salvare il Ducato, se stessi e la Sindone dall’avanzata del Re di Francia in terra Savoia. Il primo viaggio fu, nel 1535, da Chambery a Milano, Brescia, Mantova, Vercelli e ritorno a Chambery nel 1560.
Il secondo fu da Chambery a Torino nel 1578 quando, i Savoia trasferirono la Sindone a Torino per abbreviare il viaggio del cardinal Carlo Borromeo, partito da Milano, a piedi, per andare a venerare la Sindone. In quella manciata d’anni in cui la Savoia era strettamente confinata alle Terre di Margherita, un triangolo di montagne, le uniche vie di collegamento da e per la Savoia, sicure, veloci e di proprietà Savoia, erano quelle delle Valli di Lanzo. La prima via di comunicazione era attraverso la val d’Ala e fu percorsa dalla famiglia ducale con la Sindone nel 1535. La seconda, quella attraverso la valle di Viù fu percorsa nel 1578. Da qui la proposta dei Lions di ricollegare, attraverso la segnaletica sentieristica, la Savoia, Torino e Chambery.
Le ricerche sui documenti, sui sentieri, sulle abbondanti testimonianze sindoniche dislocate lungo le due strade e soprattutto attraverso la tradizione orale fortemente rimasta negli abitanti delle valli, sono state registrate in una raccolta di appunti, come un diario di viaggio “Pellegrinaggio d’autore” editato nel 2013 e consegnato al Papa da Ezio Ercole. Oggi, grazie al referente del Service Riccardo Daghero ed al discreto e costante supporto di padre Mario Durando e del Club Alpino Italiano, queste antiche strade che raccontano di principesse e duchi, mercanti e briganti, sono state ritracciate e possono ora essere percorse.
“La ricerca delle proprie radici, delle origini – ha ricordato Ercole – non solo della genealogia umana ma di quella divina, porta alla consapevolezza di chi siamo o siamo diventati”. E di ricerca ha parlato padre Mario, dicendo come i cammini sono reali come quelli raccontati da Franca Giusti e dai Lions ma anche cammini spirituali per recuperare le origini. Ed anche la comunicazione, come la grafica delle bacheche e pieghevoli informativi e del segnavia, il logo che, realizzato apposta per il progetto, è stato consegnato al Santo Padre. Cammini di montagna e cammini spirituali si sono intrecciati in una conferenza che è stata anche l’occasione per gettare le basi per la nascita di una associazione di giornalisti cristiani, attenta agli stimoli della società e ferma nei principi non negoziabili.
Per chi volesse ripercorrere quegli antichi sentieri, oggi tracciati dal Cai, sulla base del progetto, può trovare informazioni sul sito interne www.percorsisindonici.it e le apposite bacheche lungo le vie della Sindone, nelle valli di Lanzo. (giornalistitalia.it)
Primo progetto concreto che riunisce le antiche terre dei Savoia e la Sindone