NOVARA – Un giornalista con la passione per la collezione. Walter Fochesato, pubblicista, genovese, editorialista del mensile “Andersen” espone a Novara 200 manifesti natalizi pazientemente raccolti sulle bancarelle dei mercati delle pulci. La rassegna è allestita alla biblioteca Negroni e rimarrà aperta fino al 19 gennaio.
I “pezzi” più antichi risalgono alla fine dell’800 e, attraversando un intero secolo, arrivano agli anni 70 del Novecento.
«A un certo punto della mia esperienza, mi sono trovato in una classe dove non c’erano libri di testo». Perché la prima occupazione di Walter Fochesato è stata l’insegnamento.
«Le uniche pubblicazione si trovavano in biblioteca. Così è nata la passione per la letteratura per l’infanzia, e per il mondo dell’illustrazione».
Dalla sua base di Genova è riuscito a raccogliere più di 4 mila cartoline, un enormità di riviste, libri e illustrazioni antiche e, addirittura, d’antiquariato.
La mostra di Novara è anche un catalogo, realizzato dall’editore Roberto Cicala di “Interlinea”, che commenta: «La scelta per questo libro funziona per tutti: per gli appassionati d’arte, d’industria, di lettura. Piace ai bambini e agli adulti».
La rassegna propone, per esempio, l’immagine di una rivista degli anni 40 di Lele Luzzati. Compaiono le figure di Maria e Giuseppe in primo piano e sullo sfondo si intravedono gli echi della guerra. Ma, per aggiungere una nota di ottimismo, si trovano le copertine natalizie del Grand Hotel di Giulio Bertoletti che presentano un’Italia ottimista a tutti i costi.
Una pubblicità futurista, firmata da Fortunato Depero, è la campagna natalizia della Coca Cola. Si ritrova qui l’iconografia di Babbo Natale che ci ha portato ad identificare il nostro San Nicola con un omone canuto e barbuto, abbigliato in uno sgargiante costume rosso con bordi bianchi, rubicondo e goloso. La sua trasformazione era iniziata già da tempo, come testimoniano i disegni di Norman Rockwell, ma la definitiva consacrazione è avvenuta con la grande campagna promozionale della bevanda, basata sulle illustrazioni di Haddon Sundblom, durante la grande depressione degli Anni 30. Immagini che dall’America sono giunte anche in Italia, insediandosi per sempre nella nostra memoria. (giornalistitalia.it)